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Filiera lattiero-casearia, Coldiretti: “Bene il tavolo regionale, ora superare i vincoli burocratici”

Presentato il 'Piano salva stalle' per gli allevatori in crisi di vendita e liquidità

Un tavolo regionale convocato dall’assessorato all’agricoltura per sostenere la filiera lattiero-casearia ovina in Toscana e il ‘Piano salva stalle’ di Coldiretti per aiutare gli allevatori in crisi di vendita e liquidità a causa dell’emergenza coronavirus. Sono queste le novità annunciate con soddisfazione da Coldiretti Toscana che ha lanciato alla Regione un percorso per scongiurare manovre speculative e riduzioni unilaterali del prezzo del latte alla stalla che arrecherebbero ulteriore danno agli allevatori, già in grave difficoltà a causa dei danni economici indiretti provocati dalla pandemia.

“Se è vero che agricoltura, industria di trasformazione e distribuzione stanno tenendo duro, non si può negare che molte filiere siano in profonda crisi. Come Coldiretti abbiamo lanciato l’allarme sui rischi che corrono tutti i settore agricoli, a partire dal lattiero caseario – afferma il presidente di Coldiretti Toscana Fabrizio Filippi -. Sono centinaia le attività e quei servizi forniti al settore dell’Horeca che oggi con la chiusura in tutto il mondo di bar e ristoranti rischiano la debacle. Ma è sos anche per molte attività che rientrano tra quelle che integrano la produzione, meglio note come ‘attività connesse’. Le nostre imprese non possono essere lasciate sole, devono essere sostenute. Sono fondamentali sul piano economico e sociale”.

“Positiva la prima stretta sulla semplificazione da parte della Regione Toscana ma va implementata e consolidata – aggiunge il direttore di Coldiretti Toscana Angelo Corsetti -, l’eccesso di burocrazia è una delle cause della difficoltà di utilizzare i contributi europei, per questo chiediamo di andare oltre le regole, superare i mille vincoli burocratici e spendere subito. L’articolato progetto elaborato dalla Coldiretti che parte dalla costituzione di un Fondo straordinario covid19 per l’agricoltura ha individuato una gamma di misure dove è possibile reperire risorse residuali per alcuni interventi prioritari. Si parte da un pagamento diretto aggiuntivo ed eccezionale fino a mille euro ad ettaro per le imprese con un tetto di 50 mila euro detratto il costo del lavoro e che comporterebbe un costo di 5,5 miliardi”.

“Un’altra misura di carattere assicurativo per il ristori dei danni causati dagli eventi climatici avversi che hanno penalizzato le aziende nelle annate 2019- 2020. Il costo stimato dell’operazione è di circa un miliardo. Priorità poi ai giovani già insediati negli ultimi tre anni – insiste Coldiretti Toscana – che rischiano di perdere gli aiuti. Per gli under 41 si propone l’abbassamento della quota di cofinanziamento sugli investimenti del 20/30 per cento.  E poi, ancora interventi supplementari per il benessere animale per promuovere le migliori condizioni con un impegno finanziario indicativo di 500 milioni e voucher per gli agriturismi rimasti vuoti”.

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