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Avis Toscana, in due mesi oltre 17700 donazioni

L'appello del presidente alla Regione: "Screeening sierologico a tutti i donatori"

Dopo un iniziale paura per un possibile crollo delle donazioni data l’incertezza iniziale dovuta alle misure di sicurezza introdotte a marzo Avis regionale Toscana fa il bilancio dei due mesi. Un impegno diffuso in tutte le 183 sedi associative locali. Un’impennata di prenotazioni (+16 per cento nel mese di aprile e 19 per cento a marzo) e di nuovi donatori la cui onda lunga prosegue in queste settimane.

Sono state 8 mila 147 le donazioni di sangue, plasma o multicomponenti effettuate dai donatori Avis ad aprile in tutti i centri della Toscana a fronte delle 8 mila 749 dello stesso mese del 2019. Ammontano addirittura a 9 mila 600 quelle di marzo nonostante la fase difficile dell’inizio emergenza, solo 305 in meno dello stesso mese del 2019. In totale 17 mila 747 donazioni a fronte delle 18 mila 654 del bimestre 2019. In particolare le plasmaferesi sono cresciute di 1 mila 119 unità, segno di una gestione intelligente delle prenotazioni.

“Risultati insperati – commenta il presidente di Avis Regionale Toscana Adelmo Agnolucci – nella situazione di estrema difficoltà che abbiamo vissuto. Adesso attendiamo dalla Regione Toscana i dettagli tecnici sullo screening sul covid19 a tutti i donatori. E’ una richiesta che stiamo portando avanti insieme alle altre associazioni della donazione per includere i donatori di sangue e plasma tra le categorie da sottoporre a screening sierologico per la rilevazione di anticorpi. Pochi giorni fa abbiamo ricevuto dall’assessore Stefania Saccardi parere positivo. Sarà utile sotto tre punti di vista: servirà a rilevare l’incidenza del virus su un campione significativo di cittadini, quali i donatori toscani; permetterà di individuare i soggetti positivi asintomatici, attivando un percorso virtuoso di prevenzione del virus; consentirà di individuare rapidamente i soggetti da indirizzare alla donazione di plasma iperimmune, non appena gli studi ne confermeranno l’efficacia”.

Ringrazio tutti i donatori che non si sono tirati indietro nemmeno di fronte all’epidemia, e grazie ai quali è stato possibile continuare a curare, anche in situazioni critiche, tanti pazienti che hanno bisogno di trasfusioni e garantire un servizio essenziale per la salute dei cittadini – conclude Agnolucci -. Senza l’apporto straordinario delle sedi Avis toscana nelle attività di chiamata e prenotazione delle donazioni, il calo sarebbe stato certamente maggiore, e avrebbe rappresentato un’ulteriore complicazione in un momento di sofferenza del sistema sanitario”. Da Avis Regionale Toscana l’appello ai donatori a proseguire nelle prenotazioni e a programmare per il prossimo periodo le donazioni, vista anche la ripresa delle attività sanitarie ed ospedaliere.

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