Ospedali San Luca e Versilia sempre più a misura di donna

I due ospedali lucchesi hanno ricevuto il doppio bollino rosa, che certifica la particolare attenzione alla salute femminile

Gli ospedali San Luca di Lucca e Versilia sempre più a misura di donna. Anche quest’anno, i due nosocomi lucchesi hanno ricevuto da Fondazione Onda, Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere, due bollini rosa per il biennio 2020-2021. I bollini rosa sono il riconoscimento che Fondazione Onda, da sempre impegnata sul fronte della promozione della medicina di genere, attribuisce dal 2007 agli ospedali attenti alla salute femminile e che si distinguono per l’offerta di servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali malattie delle donne. Rispetto al bando precedente, gli ospedali premiati sono aumentati, passando da 306 a 335. Una particolare attenzione è rivolta al tema della depressione che riguarda 3 milioni di persone in Italia, tra cui più di 2 milioni di donne.

Due bollini vengono attribuiti a quegli ospedali in cui sono presenti in ospedale unità operative che curano patologie femminili specifiche e l’applicazione dei Lea (Livelli essenziali di assistenza), con particolare riferimento all’appropriatezza delle prestazioni, accreditamento e certificazione per i requisiti alberghieri e strutturali; devono inoltre esserci almeno tre donne nel comitato etico, donne in posizioni di responsabilità ai vari livelli e personale di assistenza prevalentemente femminile. Sotto il profilo architettonico, inoltre, viene sottolineata la centralità della persona ricoverata e viene riservata particolare attenzione ai bisogni delle donne di etnie diverse.

La cerimonia di premiazione si è svolta a Roma, al Ministero della salute, ed i riconoscimenti per i 5 ospedali della Usl ritenuti “a misura di donna” (Apuane, Lucca, Livorno, Cecina e Versilia) sono stati ritirati dal medico di direzione sanitaria Francesca Dinelli, referente per la rete ospedaliera aziendale di questo progetto legato alla salute della donna nel suo complesso.

“La nostra azienda si conferma particolarmente attenta alle problematiche femminili – sottolinea la direttrice generale Maria Letizia Casani – ed i bollini assegnati ai nostri cinque ospedali rappresentano un’importante certificazione della qualità dei nostri percorsi. L’obiettivo è stato infatti raggiunto grazie alle competenze acquisite ed all’impegno di tutto il nostro personale: medici, infermieri, tecnici, ostetriche, amministrativi, che ringrazio per aver confermato anche in questa occasione professionalità e disponibilità. In questi anni abbiamo fatto un grande lavoro, insieme ai professionisti, e questi risultati dimostrano che l’azienda è in grado di offrire nelle sue strutture socio-sanitarie servizi realmente a misura di donna”.

“La nona edizione dei bollini rosa, che ha visto la partecipazione di 344 ospedali italiani e il patrocinio di 23 società scientifiche – afferma Francesca Merzagora, Presidente Onda – rinnova l’impegno di Onda nella promozione di un approccio gender-oriented all’interno delle strutture ospedaliere riconoscendo l’importanza della sua promozione attraverso servizi e percorsi a misura di donna, in tutte le aree specialistiche. Qualità e appropriatezza delle prestazioni erogate dal Servizio sanitario nazionale, elementi indispensabili per assicurare uniformità di accesso alle prestazioni, sono evidenziate dagli ospedali con i bollini rosa che vengono valutati e premiati mettendo in luce le specialità di maggior impatto epidemiologico nell’ambito della salute femminile, i servizi e i percorsi dedicati nonché l’accoglienza e l’accompagnamento alle donne. I 335 ospedali premiati costituiscono una rete di scambio di esperienze e di prassi virtuose, un canale di divulgazione scientifica per promuovere l’aggiornamento dei medici e degli operatori sanitari e per la popolazione rappresentano l’opportunità di poter scegliere il luogo di cura più idoneo alle proprie necessità, nonché di fruire di servizi gratuiti in occasione di giornate dedicate a specifiche patologie, con l’obbiettivo di sensibilizzare e avvicinare a diagnosi e cure appropriate”.

La valutazione delle strutture ospedaliere e l’assegnazione dei bollini rosa è avvenuta tramite un questionario di candidatura composto da quasi 500 domande suddivise in 18 aree specialistiche, due in più rispetto alla precedente edizione per l’introduzione di dermatologia e urologia. Un’apposita commissione multidisciplinare, presieduta da Walter Ricciardi, direttore del Dipartimento di scienze della salute della donna, del bambino e di sanità pubblica del Policlinico Gemelli di Roma, ha validato i bollini conseguiti dagli ospedali nella candidatura considerando gli elementi qualitativi di particolare rilevanza e il risultato ottenuto nelle diverse aree specialistiche presentate.

Tre i criteri di valutazione con cui sono stati valutati gli ospedali candidati: la presenza di specialità cliniche che trattano problematiche di salute specificatamente femminili e patologie trasversali ai due generi che necessitano di percorsi differenziati, di percorsi diagnostico-terapeutici e di servizi clinico-assistenziali in grado di assicurare un approccio efficace ed efficiente in relazione alle esigenze e alle caratteristiche psico-fisiche della paziente e di ulteriori servizi volti a garantire un’adeguata accoglienza e degenza della donna tra cui il supporto di volontari, la mediazione culturale e l’assistenza sociale.

A partire dal 7 gennaio 2020 sul sito www.bollinirosa.it sarà possibile consultare le schede degli ospedali premiati, suddivisi per Regione, con l’elenco dei servizi valutati.

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