Capannori nella rete delle Città di Carta promossa da Comieco
A firmare il manifesto è stata l’assessora all’ambiente Claudia Berti presente giovedì scorso ad Assisi in occasione dell’incontro nazionale
Il Comune di Capannori è entrato a far parte della Rete delle Città di Carta promossa da Comieco insieme a Fondazione Symbola e sostenuta da Federazione Carta e Grafica e Unirima.
A firmare il manifesto della Rete è stata l’assessora all’ambiente Claudia Berti presente giovedì scorso ad Assisi in occasione dell’incontro nazionale promosso da Comieco e Symbola. La Rete è formata da un gruppo di Comuni uniti dalla raccolta differenziata e dal riciclo della carta, che si impegna a valorizzare e promuovere le attività, l’economia e la storia industriale connesse a questo materiale.
L’evento si è svolto nell’ambito della manifestazione Il Cortile di Francesco con l’obiettivo di valorizzare carta e cartone come patrimonio culturale, ambientale ed economico dei territori. La sfida che si pone il Manifesto della rete delle Città di Carta è quella di trasformare ogni paese, ogni territorio “in un laboratorio di innovazione ambientale, un centro di eccellenza per la raccolta differenziata, hub di formazione e sensibilizzazione ed esempio concreto di rigenerazione territoriale”.
“Accogliamo con entusiasmo la nascita della Rete delle Città di Carta: un passo importante che riconosce il valore di carta e cartone come patrimonio da tutelare e valorizzare – afferma l’assessora all’ambiente, Claudia Berti – La nostra area ha un ruolo strategico nella filiera cartaria nazionale e con questo impegno vogliamo rafforzare il contributo del territorio, dei cittadini e delle imprese verso un riciclo sempre più di qualità. Crediamo che il successo del riciclo della carta possa diventare un modello anche per gli altri rifiuti differenziati, ispirando buone pratiche e innovazione. Siamo al fianco delle nostre imprese perché insieme possiamo concretizzare l’obiettivo “rifiuti zero”, trasformando gli scarti in risorse e riducendo l’uso di materie prime vergini a favore della materia prima seconda. Questa è la strada per una sostenibilità socio-ambientale che unisce economia, ambiente e comunità locali. Capannori e la Piana vogliono possono essere un laboratorio nazionale di circolarità e responsabilità condivisa. Dove altri vedono scarti, noi costruiamo risorse e comunità”.


