Violenza di genere, nasce il collettivo ‘Non una di meno’

Il 10 gennaio 2018 sì è costituito a Lucca il collettivo femminista Nudm – Non una di meno Lucca che aderisce al movimento nazionale. Un gruppo di donne diverse per generazione e storia politica, dopo avere partecipato alle principali fasi del percorso politico, culturale e sociale di Non una di meno, ha avviato dall’ottobre 2017 una riflessione e un dibattito a 360 gradi su vari temi. Filo rosso di questo percorso la volontà politica condivisa “di connotare questo movimento come intersezionale e transnazionale, valorizzando la capacità di attraversare le frontiere, siano queste fisiche, culturali e simboliche”.

I livelli locali del movimento, pur mantenendo l’autonomia nel valutare esigenze e istanze del territorio, si intrecciano con la dimensione internazionale, condividendo piattaforme e obiettivi comuni. In particolare il collettivo lucchese si impegna a “campagne e pratiche di solidarietà e autotutela contro le retoriche di politiche securitarie, razziste e di militarizzazione delle città per riaffermare autodeterminazione e libertà di movimento delle donne; campagne contro la colpevolizzazione delle donne che hanno subìto violenze e molestie; riappropriarsi e difendere gli spazi fisici e politici delle donne; mobilitarsi per i 40 anni della legge 194 il prossimo maggio, programmando iniziative di bilancio e difesa dell’autodeterminazione della donna; coniugare la campagna politica e culturale alle lotte per il welfare (centri antiviolenza, consultori eccetera); articolare un lavoro di inchiesta e intervento a partire dal lavoro di cura, sociale e relazionale e in tutti i luoghi dove le varie forme di sfruttamento espongono anche a ricatto sessuale e molestie; agire sull’intreccio formazione e lavoro a partire dalla battaglia contro buona scuola e alternanza scuola lavoro; riannodare e valorizzare i percorsi di lotta storici e internazionali delle donne con iniziative di solidarietà che esaltino la dimensione internazionale del movimento; costruire rapporti di condivisione con le donne immigrate del nostro territorio”.
In sintonia con il movimento nazionale e transnazionale il collettivo lucchese rilancia lo sciopero globale dell’8 marzo, “non – spiegano da Nudm – come strumento rituale di una celebrazione fine a se stessa, ma come impegno a trasformare nel profondo la condizione della donna”.

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