Per molti anni non si è attribuita grande importanza all’influenza della dieta sulle condizioni di salute della nostra pelle. Oggi disponiamo di molte più informazioni in proposito; in particolare, un recente studio ha messo in evidenza come, in alcuni casi, gli interventi dietetici possano influenzare il decorso di malattie della pelle, come accade per l’acne, o possano rappresentare un valido aiuto sia nella prevenzione del cancro della pelle non melanoide sia nell’invecchiamento. 

Anche nel caso di malattie autoimmuni, come la psoriasi, vediamo come il suo decorso possa essere controllato da una riduzione dello stato infiammatorio generale grazie a un opportuno intervento dietetico e un’opportuna integrazione. In particolare, vorrei mettere in evidenza, nel caso dell’acne, come il peggioramento della malattia sia sostenuto dal consumo quotidiano di prodotti lattiero-caseari e da abitudini alimentari tipiche del mondo occidentale (dieta ad alto indice glicemico). Anche nell’invecchiamento, il ruolo dell’imputato è rappresentato dagli zuccheri, che attraverso il fenomeno della glicazione modificano la struttura chimico-fisica del collagene e dell’elastina, rendendo la pelle più sottile e meno elastica. La ricerca dimostra anche come un regime alimentare povero di zuccheri possa ridurre gli effetti collaterali dovuti a farmaci cortisonici, là dove debbano essere obbligatoriamente prescritti. Insomma ancora una volta i ricercatori ci confermano che zucchero e farine raffinate, hanno un ruolo pro-infiammatorio e stanno alla base del peggioramento di molte patologie, tra le quali anche quelle dermatologiche.

Ombretta Velotti
biologa nutrizionista