Legge regionale su terzo settore, tavolo di lavoro a Cnv

Lunedì scorso la consigliera regionale Ilaria Giovannetti ha presentato, nel corso di un incontro organizzato dal Centro nazionale per il volontariato (Cnv), la proposta di legge regionale Norme di sostegno e promozione degli enti di terzo settore toscano, attualmente in discussione alla terza commissione del consiglio regionale, di cui Giovannetti è componente. L’incontro faceva parte del ciclo di appuntamento Di lunedì, il secondo del mese che il Cnv ha avviato alla fine del 2018 per realizzare un canale di condivisione permanente col tessuto associativo e i cittadini interessati ai temi su cui lavora.

Giovannetti ha esordito precisando che si tratta di una proposta da condividere ed eventualmente modificare. Il metodo adottato dalla commissione è infatti basato sull’ascolto e il confronto, in analogia a quanto fatto sul piano sanitario licenziato dopo un lungo percorso di consultazione. Dopo aver illustrato l’impianto generale della legge, la consigliera si è soffermata sull’importanza delle norme che prevedono la consulta regionale del Terzo settore. La nascita di questo organismo consentirà infatti all’associazionismo di confrontarsi in modo stabile con la giunta regionale, abilitando la partecipazione e i processi dal basso. Giovannetti ha annunciato che la commissione aprirà a breve una fase di audizioni per recepire le osservazioni del territorio. Ricco il confronto con le associazioni presenti all’incontro: sono emerse diverse critiche in merito alla composizione della Consulta, soprattutto per la mancanza di criteri equilibrati in tema di rappresentanza e di attenzione ai territori. Perplessità ha sollevato anche la previsione di rappresentanti dei Comuni e delle fondazioni bancarie, soggetti che non appartengono al terzo settore, mentre alcuni dei presenti hanno stigmatizzato la mancata previsione di risorse specifiche dedicate al funzionamento della consulta. 
Apprezzato il fatto che la proposta di legge preveda un sistema di copertura assicurativa per il volontariato individuale, ma sono evidenziate alcune lacune soprattutto per quanto riguarda la mancata previsione di permessi lavorativi. È stata chiesta inoltre una focalizzazione maggiore sul valore dell’associazionismo, anche per reagire al contesto generale della riforma nazionale, che sembra non abbastanza consapevole dell’importanza dell’esercizio della solidarietà in forma associata come scuola di cittadinanza. La proposta di legge al titolo IV aspira poi a dare una forma e una procedura per l’attuazione della co-programmazione e della co-progettazione tra pubblica amministrazione e terzo settore, in attuazione dell’articolo 55 della legge 117/2017, e questo è stato riconosciuto positivamente dalle associazioni. Tuttavia è stata rilevata un’impostazione troppo calata dall’alto, con scarsa attenzione alla possibilità di proposte che emergano dal basso, anche per tutelare la spontaneità dei processi di partecipazione. 
A conclusione dell’incontro, il presidente del Cnv Pier Giorgio Licheri ha sottolineato come la volontà di approvare una legge regionale sul terzo settore apra già un campo significativo: non solo per le rassicurazioni della consigliera sull’apertura alle proposte di modifiche, ma soprattutto per il dato essenziale che è la volontà della Regione di prendere una posizione originale, senza schiacciarsi sulla legge nazionale. Licheri ha proposto la costituzione di un gruppo di lavoro per studiare la proposta di legge e dare una forma più organizzata alle riflessioni emerse dal confronto. La consigliera Giovannetti, ringraziando per questo utile servizio, ha proposto di rivedersi col gruppo di lavoro quando la commissione avvierà l’esame della proposta di legge.

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