Patriarca (Cnv) in commissione alla Camera: “Più risorse per i servizi sociali”

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Prima giornata di audizioni nella commissione affari sociali della Camera dei Deputati per la legge delega del governo sul terzo settore. Per tutta la giornata di oggi (lunedì 10 novembre) si sono susseguiti gli interventi dei principali stakeholder di settore che hanno fornito la loro visione e il loro contributo sui punti fondamentali della legge delega, seguiti con il live twitting di media e comunicatori di settore che hanno raccontato le audizioni con l’hashtag #3settoreriforma. “Interventi lucidi e puntuali -afferma il presidente del Centro Nazionale per il Volontariato e membro della commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati Edoardo Patriarca- che dimostrano grande attesa e voglia di partecipazione da parte del terzo settore su questa riforma. Abbiamo registrato una complessiva convergenza diffusa nei confronti del progetto del governo, in particolare sulle questioni chiave come quella del servizio civile, su cui è fondamentale che il governo trovi le risorse necessarie, senza trascurare alcuni elementi di preoccupazione e di necessità di maggiore sviluppo su cui si dovrà lavorare nei prossimi mesi”.

“Uno dei messaggi chiave riguarda l’attenzione da dare al tema dell’associazionismo, che sia di volontariato o promozione sociale, che rappresenta tre quarti del terzo settore italiano e aspetta risposte per superare i limiti di una legislazione da ristrutturare. È molto importante coltivare e valorizzare l’anima imprenditoriale del terzo settore, con le misure a sostegno dell’impresa sociale, sostenendo però in maniera forte anche il mondo associativo che è la struttura fondativa del terzo settore italiano. Così come riveste importanza lo sviluppo del sistema dei Centri di Servizio al Volontariato per sostenere e far crescere non solo il volontariato, ma anche l’intero associazionismo”. “Molto utile -conclude Patriarca- l’apporto di studiosi qualificati sull’articolo 2 della legge delega e sulla possibilità di trovare un inquadramento normativo efficace e in particolare l’idea di sviluppare un codice di settore che potrebbe essere più innovativo di un Testo Unico. La partecipazione alle audizioni dimostra la solidità e la consapevolezza che le reti di rappresentanza hanno assunto e che sono un ingrediente necessario per una riforma che ha bisogno dell’apporto di tutti”.

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