Cura e prevenzione della psoriasi: in tanti all’open day a Campo di Marte

“Abbiamo raggiunto il nostro obiettivo: quello di visitare e quindi inserire nel percorso persone che non afferivano al nostro centro”. E’ il bilancio del responsabile della dermatologia di Lucca Carlo Mazzatenta, dopo l’Open Day organizzato per oggi (29 ottobre) alla Cittadella della Salute Campo di Marte di Lucca nell’ambito della giornata mondiale della psoriasi, promossa dall’associazione per la difesa degli psoriasici insieme ad aziende sanitarie ed ospedaliere di tutta Italia. I professionisti lucchesi sono stati a disposizione della cittadinanza per colloqui informativi e visite gratuite e si è trattata quindi di un’occasione importante per fare informazione diretta e per avvicinare pazienti alle strutture sanitarie in grado di prendersi cura del paziente psoriasico.

Il servizio di dermatologia di Lucca è l’unico dell’azienda Usl Toscana nord ovest ad aver partecipato alla giornata, insieme ad altre strutture ospedaliere e universitarie della Regione.
“A Lucca – spiega il dottor Mazzatenta – da molti anni è presente un ambulatorio dedicato alla psoriasi, con centro di fototerapia, servizio di day hospital/day service, possibilità di avere a disposizione farmaci in sperimentazione. Al momento la nostra struttura segue circa 600 pazienti, alcuni dei quali provenienti da altre realtà toscane e anche extra-regione”.
Il centro, quindi, si avvale di un’equipe che affronta la psoriasi ricorrendo a tutte le terapie topiche disponibili, dalla fototerapia ai più innovativi farmaci biologici, con l’obiettivo di personalizzare il più possibile i trattamenti.
“Contrariamente a quanto si pensava fino a qualche decennio fa – continua il responsabile della Dermatologia di Lucca – la psoriasi non è una malattia solo della pelle: il 30 per cento (51 mila pazienti circa) presenta una artrite, come abbiamo verificato anche nelle visite effettuate in questo open day, e la psoriasi aumenta molto il rischio di malattie cardiovascolari e di diabete e di depressione, soprattutto in caso di una psoriasi grave non trattata. Forse ancor più importante da considerare è la severa riduzione della qualità di vita determinata dalla psoriasi, anche per forme lievi, a causa del prurito, della visibilità della malattia e della frequente repulsione sociale vissuta dai malati. E’ infine da sottolineare l’importanza della presa in carico a 360 gradi perché la persona malata ha la necessità di un punto di riferimento che oltre a gestire la complessità della malattia e prescrivere la terapia farmacologica abbia al suo interno specialisti formati nella comunicazione e nella relazione per comprendere ed accogliere il bisogno di ascolto dei pazienti”. 

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