Lucca, nel 2016 parti aumentati del 5%

Anche per il 2016 la struttura di ginecologia ed ostetricia diretta dal dottor Gian Luca Bracco a Lucca è arrivata sopra la soglia dei mille parti: con l’ultima nata dell’anno, Caterina, sono stati 1065 (Leggi). Quest’anno, però, non si è trattato di una semplice “tenuta”, ma di un incremento del 5%, in netta controtendenza rispetto al calo generalizzato di nascite che si registra anche a livello nazionale.

“Sono molto contento del risultato ottenuto – evidenzia il dottor Bracco – grazie ad un lavoro di squadra straordinario portato avanti insieme ai miei collaboratori, con le ostetriche e con i pediatri, fin dal 2008, anno in cui ho assunto l’incarico di direttore di questa struttura. Per la progressiva denatalità a cui stiamo assistendo di anno in anno ci saremmo potuti aspettare un calo di circa il 10% come avvenuto in tanti altri ospedali. Invece, in questo 2016 abbiamo registrato addirittura il maggior numero di parti in assoluto da quando sono a Lucca, mentre rispetto al 2015 abbiamo avuto oltre 40 parti in più. Questo è per me motivo di grande soddisfazione, visto che abbiamo centrato l’obiettivo che ci eravamo posti: riportare le donne lucchesi a partorire a Lucca. In più siamo riusciti ad attrarre anche partorienti da altre realtà”.
“L’aumento dei nostri numeri a Lucca – prosegue Bracco – è la conferma di un lavoro d’equipe ormai consolidato e apprezzato e anche di una struttura moderna e tecnologica che garantisce alle future mamme un comfort adeguato e la possibilità di vivere questo importante momento in modo naturale e familiare. Al San Luca sono infatti presenti cinque sale parto, di cui una per il travaglio in acqua, sempre più richiesta. Nella camera da parto, grazie ad un grande letto rotondo la donna può assumere la posizione preferita ed ha l’opportunità di partorire nel modo desiderato. Il punto nascita offre anche diverse modalità di gestione del dolore ed è garantita la partoanalgesia gratuita nelle 24 ore, 7 giorni su 7. La coppia da noi è davvero al centro dell’evento: la partoriente e il futuro papà, che possono sempre stare accanto, sono gli attori principali cui ruotano intorno gli operatori, facendo in modo che tutto avvenga in modo semplice e naturale. Alle manovre chirurgiche, infatti, si ricorre solo quando c’è effettivamente bisogno. La struttura è caratterizzata da moderne camere a due letti con le culle: l’organizzazione della degenza è basata sulla scelta di far rimanere il neonato accanto alla mamma in camera con lei (rooming-in), giorno e notte. Nel nostro ospedale è inoltre possibile donare il sangue del cordone ombelicale”.
“Anche a livello ginecologico – conclude Bracco – in questo 2016, in continuità con gli anni precedenti, abbiamo effettuato un importante lavoro, eseguendo molti interventi chirurgici in laparoscopia e occupandoci anche di serie problematiche di carattere oncologico”.

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