Folla e commozione all'addio a Maria Pia Bertolucci -Ft
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C’è un vento sferzante che lavora di lato tutti quelli che hanno voluto bene a questa “pellegrina della vita”, come la definisce il vescovo, monsignor Italo Castellani: un sintomo, forse, di una presenza forte destinata a proseguire anche dopo la morte. Una grande folla saluta Maria Pia Bertolucci, oggi (23 febbraio) in cattedrale. C’è la sua famiglia d’origine - con la sorella Alessandra, il fratello don Luigi ed i nipoti - ed anche quella, infinitamente numerosa, che ha saputo farsi nel tempo: quel grande pezzo della sua vita che è stato il mondo del volontariato, con la Misericordia che affolla di divise giallo fosforescenti le navate. Divise come quella apposta sul feretro di questa donna decisa e audace, che anche in un giorno come questo manda un messaggio prorompente: nessun fiore, ma offerte alla Misericordia di Capannori ed alla Fondazione Ghilarducci. Ci sono, ad omaggiarla, le istituzioni con cui ha per tutta la vita saputo intrecciare un dialogo: il sindaco di Lucca, Alessandro Tambellini, il presidente della provincia, Luca Menesini, il senatore Andrea Marcucci, il consigliere regionale Stefano Baccelli, il sindaco di Viareggio, Giorgio Del Ghingaro, il consigliere regionale Maurizio Marchetti e i rappresentanti del centrodestra capannorese oltre a Remo Santini, capogruppo di Siamo Lucca. Ci sono anche Marcello Bertocchini e Lucia Corrieri Puliti per la Fondazione Crl e l’amico Andrea Colombini, per il Puccini e la sua Lucca Festival.