Maradona, Victor Hugo e un gol per sognare

Per un periodo ho pensato di portare bene alle nazionali dei paesi in cui abitavo. Che fosse nel destino di assistere alle feste per la vittoria di un campionato del mondo.
Il primo mondiale di cui ho coscienza è quello di Spagna 1982. Pochi flash ma il chiaro ricordo della festa, delle bandiere, della piazza. E poi… il 1986. Il primo torneo iridato vissuto con una coscienza precisa da appassionato di pallone (“Il mondo vive per un balòn”, diceva la canzone ufficiale, d’altronde). Di quelli che ti prepari da un mese prima, fra album delle figurine, periodici specializzati e taccuino per segnarsi tabellini, gol, ammonizioni, azioni.

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Buenos Aires, all’epoca, era la mia casa. E l’albiceleste, quell’anno, in Messico (ma si doveva giocare in Colombia) si laureò campione. Nel 1990, tornato in Italia, il sogno del tris mondiale. Ma niente da fare, evidentemente non ero io a portare fortuna. Crollo del sogno, ma stessa passione per il calcio.
1986, dunque, il mondiale di Maradona. Della Mano di Dio, ma anche di uno dei gol più belli della storia del calcio. E di uno dei racconti più emozionanti di gesta intorno al mondo del fùtbol. Radio, rigorosamente accesa al posto del commento della tv argentina. Non si può prescindere dalla voce di Victor Hugo Morales. Di nascita è uruguaiano, ma è iconicamente la voce del calcio in biancoceleste.
E dopo quel 22 giugno di 32 anni fa ha un posto fisso nella storia dei racconti intorno a una palla che rotola.
A distanza di così tanto tempo la radiocronaca del gol del 2-0 di Maradona contro l’Inghilterra, quello dello slalom fra i giocatori come birilli della ‘perfida Albione’ (la guerra delle Malvinas-Falkland è di quattro anni prima), quello che dà praticamente la certezza della semifinale, è così memorabile da far scendere anche qualche lacrima. Soprattutto a chi quelle emozioni le ha vissute in diretta, con l’altra metà di cuore acceso.
Così VHM, in quel racconto che dura poco più di un minuto: Ecco, ce l’ha Maradona, lo marcano in due. Schiaccia la palla Maradona. Parte sulla destra il genio del calcio mondiale. Può passarla a Burruchaga… sempre Maradona… genio, genio, genio. Eccolo, eccolo, eccolo. Gooooooooooooool. Goooooooooooooool. Voglio piangere. Dio Santo, viva il calcio. Golaaaaaaazo. Diegoooooool. Maradona. E’ una cosa da piangere, scusatemi. Maradona, in una corsa memorabile, nella miglior giocata di tutti i tempi… Aquilone cosmico. Da che pianeta sei venuto per lasciare lungo la strada così tanti inglesi? Perché il paese sia un pugno, chiuso, che grida per l’Argentina. Argentina 2 Inghilterra 0… Diegol, Diegol. Diego Armando Maradona. Grazie, Dio. Per il calcio, per Maradona, per queste lacrime, per questo Argentina 2, Inghilterra 0
E grazie Dio, per averci fatto ascoltare, quel pomeriggio, in diretta, Victor Hugo Morales.

Enrico Pace

Il commento originale del gol di Maradona

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