L’Italia di Mariotti batte il Portogallo e “vede” l’oro agli europei di hockey

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Portogallo – Italia 2-3 (primo tempo: 1-2)
PORTOGALLO: Angelo Girao, Valter Neves, Gonçalo Alves, Diogo Rafael, Hélder Nunes, Luis Viana, Ricardo Barreiros, Jorge Silva, João Rodrigues, Jorge Correia. All: Luis Senica.
ITALIA: Leonardo Barozzi, Davide Motaran, Leonardo Squeo, Federico Ambrosio, Massimo Tataranni, Domenico Illuzzi, Alessandro Verona, Marco Pagnini, Mattia Cocco, Riccardo Gnata. All: Massimo Mariotti.
ARBITRI: Oscar Valverde e Francisco Garcia (Spagna). Terzo arbitro: Roland Eggiman (Svizzera).
MARCATORI: 15.42 Alves, 19.03 Cocco, 19.28 Ambrosio (rigore). Nella ripresa: 9.42 Rodrigues, 14.08 Cocco (punizione).
ESPULSI. Primo tempo: 8.01 2′ Ambrosio, 17.27 2′ Tataranni. Nella ripresa: 9.19 2′ Ambrosio, 14.08 2′ Alves

Quello che sta accadendo ad Alcobendas, alle porte di Madrid, ha il sapore della grande impresa sportiva. L’Italia dell’hockey su pista, da anni ai margini dell’hockey europeo dominato da Spagna e Portogallo, si è ripresa il centro della scena. Dopo avere fermato la Spagna sul 2-2 nella partita di giovedì (ma a questo punto sarebbe più opportuno invertire le parti: è la Spagna che ha fermato l’Italia), gli azzurri ieri hanno fatto di meglio: hanno battuto 3-2 il Portogallo e ora sono, assieme agli spagnoli, in testa alla classifica dell’europeo con 10 punti assieme alla Spagna, davanti al Portogallo che di punti ne ha 9.
Oggi si gioca l’ultima giornata dell’europeo. Gli azzurri affrontano la Francia alle 19 (differita su Raisport 2 alle 23.15 e diretta su Cerh TV www.cerh.eu). Avrebbe dovuto essere la partita decisiva per il bronzo, ma non lo sarà. La Francia ha perso contro la Germania ed è fuori dal giro medaglie. All’Italia serve un successo per sperare; sperare che Spagna-Portogallo, partita che chiude l’europeo (alle 22, diretta su Cerh tv) non finisca con la vittoria dei padroni di casa. In questo caso, infatti, la Spagna vincerebbe il titolo e l’Italia chiuderebbe al secondo posto. In ogni altro caso, l’Italia tornerebbe sul tetto d’Europa dove manca da 24 anni.
La vittoria contro il Portogallo è stato un capolavoro: dentro ci sono la tattica giusta, un cuore d’altri tempi, una determinazione rara. Mariotti, nonostante il Barozzi strepitoso visto contro la Spagna, manda in pista il 22enne Gnata: sarà in assoluto il migliore in pista. Nel quintetto ci sono anche Motaran, Ambrosio, Illuzzi e Tataranni. Il Portogallo risponde con Girao, Neves, Rafael, Silva e Rodrigues.
La partita perfetta di Gnata inizia praticamente subito. All’8′ Ambrosio prende il blu e Rodrigues va dal dischetto, ma il suo tiro viene parato e il Portogallo non sfrutta la superiorità numerica. Al 13′ Gnata si ripete su un rigore concesso a Nunes per fallo di Cocco sullo stesso numero cinque lusitano. Al 14′ l’Italia va vicina al gol con un tiro di Tataranni che scheggia la traversa. Al 15′ il Portogallo si porta in vantaggio. Ambrosio sbaglia un passaggio a centropista e Alves infila in contropiede lo 0-1. Al 17′ un fallo su Tataranni viene trasformato in simulazione e punito con espulsione e tiro diretto. Questa volta ci prova Rodrigues, ma è ancora Gnata a dire di no per la terza volta. In inferiorità numerica, l’Italia colpisce due volte in contropiede e ribalta il risultato. Prima è Cocco, lanciato da Ambrosio, a pareggiare. Poi è lo stesso Ambrosio ad andarsi a prendere un rigore allo scadere dell’inferiorità; lo stesso Ambrosio tr
asforma e l’Italia chiude in vantaggio il primo tempo.
L’Italia potrebbe chiudere i conti all’inizio del secondo tempo. Al 1′ arriva il 10′ fallo portoghese (bravissimi gli azzurri, in particolare Tataranni, a caricare di falli gli avversari). Ambrosio, però, questa volta non riesce a trasformare. All’8′ l’Italia torna sul dischetto per un fallo da rigore su Tataranni che però si fa parare la trasformazione. Al 9′ Ambrosio è costretto al fallo da espulsione e Neves va al dischetto dei 7.40 metri. Gnata non si limita a parare la punizione, ma compie un autentico miracolo sulla respinta, evitando il pareggio. Questa volta, però, l’Italia non resiste alla superiorità numerica dei portoghesi e a 9.42 Rodrigues ribadisce in rete una corta respinta e porta le squadre sul 2-2. L’Italia non sfrutta una grandissima occasione in contropiede con Cocco e Tataranni, ma il gol del vantaggio arriva al 14′. Alves commette fallo su Tataranni e prende il blu. Cocco va dal dischetto, sbilancia il portiere con un doppio gancio e mette la palline al sette per il 3-2. Il Portogallo si butta in avanti, ma l’Italia è micidiale in contropiede: solo la traversa ferma Ambrosio al 15′. Al 17′, con l’Italia a 9 falli, c’è un rigore per un pattino di Cocco che i portoghesi spediscono sul palo. A 100 secondi dalla fine arriva il 10′ fallo italiano, ma Gnata è insuperabile dal dischetto e sventa la conclusione di Neves. A 50″ dalla fine l’Italia può chiudere il match con la punizione del 15′ fallo portoghese ma prima Motaran si fa parare il tiro, poi sulla ripetizione (Girao si muove d’anticipo), Tataranni sbaglia il gancio e tira malamente. Gli ultimi 50 secondi durano un’eternità, ma alla fine l’Italia porta a casa un successo meritato.
Come contro la Spagna anche ieri gli azzurri sono usciti tra i fischi del pubblico (spagnoli e portoghesi stranamente uniti): è il destino che tocca a chi rompe le uova nel paniere di chi pensava al solito finale tra Spagna e Portogallo.

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