Lucchese, priorità a riorganizzazione nel Bacci quater

Più informazioni su

Più che Lega Pro sarà una sorta di B2. Quello che vedrà al via la Lucchese l’anno prossimo, dopo la salvezza raggiunta a un turno dalla fine, si appresta ad essere un campionato ancora più competitivo rispetto al recente passato. In campo, peraltro, come avversarie, ci saranno (se il neopresidente Gravina non cambierà i criteri di suddivisione geografica dei raggruppamenti) grandi squadre che hanno un passato importante, anche di serie A. E saranno derby al calor bianco.

Con la retrocessione del Livorno e la promozione del Parma, che dovrebbe finire nel girone B con i rossoneri si alza ulteriormente il tasso tecnico e il “peso” delle grandi società nel raggruppamento. In attesa di conoscere le sorti del Pisa, impegnato nei playoff, di sicuro saranno al via Ancona, Arezzo, Siena e Pistoiese. Squadre di blasone cui la Lucchese non vuole certo essere da meno. Ma al momento le certezze per la prossima stagione sono poche e anche l’ultimo consiglio di amministrazione non ha ancora dato la linea per capire dove potrà puntare la società rossonera. Il presidente Andrea Bacci, al cospetto della dirigenza, ha confermato un bilancio non certo positivo dell’annata appena trascorsa, promettendo l’ennesima “rivoluzione” nella stanza dei bottoni del Porta Elisa. Via Giovanni Galli, direttore generale dell’ultimo anno e mezzo, con cui è stato trovato un accordo per la buonuscita anche se non ancora formalizzato, tutti i dirigenti uscenti sarebbero in discussione. Solo lo staff tecnico, guidato da Galderisi, uomo della provvidenza e di due salvezze consecutive, ha volti e nomi già confermati. E da qui si riparte. Direttore sportivo, responsabile del settore giovanile, responsabile marketing e forse anche segretario sono da individuare. E per farlo il cda dovrebbe creare a breve dei gruppi di lavoro per raggiungere delle soluzioni condivise per la professionalizzazione dei ruoli interni alla società. L’obiettivo è fare quel salto di qualità che non è ancora arrivato dopo la promozione in Lega Pro. E soprattutto iniziare ad aumentare gli introiti nelle casse della società rossonera, il cui bilancio al 30 giugno di dovrebbe chiudere con più di un milione di euro di uscite in più rispetto alle entrate. Entrate che purtroppo, proprio perché marketing e merchandising non sono mai decollati, constano fondamentalmente dei prezzi dei biglietti di ingresso al Porta Elisa, con la Lucchese che si è classificata, per presenze allo stadio, al settimo posto fra le formazioni del girone B.
Novità, inoltre, si potrebbero registrare proprio nella composizione del consiglio di amministrazione. Si fa sempre più insistente la possibilità dell’uscita di Carmelo Sgrò, uno dei rappresentanti della minoranza in assemblea dei soci, che il presidente Bacci vorrebbe sostituire con un uomo a lui vicino. La prossima settimana, anche in questo senso, potrebbero esserci degli sviluppi. E dovrebbe essere anche una settimana importante per iniziare a mettere le prime caselle mancanti nel mosaico rossonero: da data e luogo del ritiro (Valdarno fiorentino o soluzione “in house” all’Acquedotto), scelta dei dirigenti e primi movimenti in uscita per il mercato.
Bacci, comunque, continua ad ostentare sicurezza anche dal punto di vista dei possibili risultati, in linea con il progetto quinquennale che vorrebbe il ritorno della Lucchese in serie B. Ma forse quest’anno, a differenza della stagione passata, sarà meglio non fare proclami.

Sostieni l’informazione gratuita con una donazione

Più informazioni su

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di Lucca in Diretta, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.