Cori e insulti a Ciampi, bufera sugli ultrà rossoneri

Un coro che non fa onore alla città di Lucca e che non è stato considerato soltanto un grave insulto alla memoria dell’ex presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, ma anche un motivo di grandissimo imbarazzo da parte della società e dalle istituzioni cittadine. Responsabile un gruppo di ultrà rossoneri ritenuti vicini agli ambienti dell’estrema destra presenti oggi pomeriggio (18 settembre) alla trasferta livornese della Lucchese. Durante il minuto di silenzio osservato allo stadio della città labronica che ha dato i natali a Ciampi, scomparso all’età di 95 anni venerdì scorso, il gruppo di tifosi (in tutto circa un centinaio gli ultrà in trasferta), hanno scandito lo slogan “Duce, duce”, poi dopo essere stati sommersi dai fischi hanno gridato ripetutamente, “sfidando” i livornesi con alcune frasi offensive contro Ciampi: “Uno di meno, siete uno di meno”, hanno urlato in coro.

Un episodio immediatamente stigmatizzato dal sindaco Alessandro Tambellini, che ha espresso sdegno non appena informato dell’episodio: “Ho chiesto scusa alla famiglia Ciampi e alla città di Livorno – ha spiegato il primo cittadino -. Queste persone non rappresentano la città di Lucca e devono essere isolate dal resto del tifo genuino”. Ma il sindaco intende sensibilizzare anche la Lucchese, dopo un episodio che ha sollevato l’unanime condanna: “Io scriverò anche alla società – spiega Tambellini – perché Lucca non è questo. Su questo voglio essere chiaro e deciso”.
Il presidente Andrea Bacci si è già scusato pubblicamente con la città di Livorno, al termine della partita: “E’ stato un coro indegno – ha detto il patron rossonero -, chiedo scusa alla città, ai tifosi livornesi e a tutti gli italiani”.

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