Bama Altopascio si spegne e va ko nel quarto decisivo

Bama Altopascio – Olimpia Legnaia 47-57 (14-16; 26-23; 38-39; 47-57)
BAMA: Ghiaré 6, Fiorindi 2, Mazzanti, Cappa 11, Calderaro 3, Parrini, Siena 16, Vannini 3, Trillò 3. All. Tonti
LEGNAIA: Zani 7, Vienni, Ademollo A., Cambi 3, Temoka 10, Rosi, Nardi 7, Malalan 25, Tarchi M. 5, Ademollo S., Tarchi P., Del Secco. All. Zanardo
ARBITRI: Uldanck di Pisa e Giustarini di Grosseto

Il Bama lascia passare il treno per i playoff e decide invece di prendere la corriera per i playout, che se saranno affrontati con questa mentalità perdente potrebbero spalancare le porte per la retrocessione ai rosablu. Un match all’insegna del caos, dell’approccio mentale sbagliato, dell’eccessivo nervosismo spiana la vittoria ad un Legnaia che dopo aver litigato col ferro in modo violento vince l’ultima frazione 18 a 8 di fronte ad un Bama semplicemente raccapricciante. Onore a Legnaia che ha preso letteralmente a… legnate gli altopascesi dal punto di vista fisico e tattico, punendo tutte le scelte difensive dei rosablu, finalizzandole con scarse percentuali. Unica nota lieta la buona prova di Ghiaré, l’unico ad aver mostrato attributi negli ultimi 10 minuti (suoi 5 dei miserrimi 8 punti del Bama). Altro a salvarsi il Siena dei primi due quarti, letteralmente immarcabile, prima di adeguarsi al marasma generale. La prestazione di tutti gli altri é da definire negativa solo perché grammaticalmente “negativissima” non si può dire. I 47 punti finali sono la cartina tornasole di una prova offensiva completamente sballata, anche se gli ospiti non é che abbiano brillato, anzi. C’era la scusante delle condizioni di un Vannini al 30% ma in genere quando c’é un compagno in difficoltà le energie fisiche e mentali degli altri dovrebbero raddoppiarsi, non dimezzarsi. La partenza vede le due squadre costringere i custodi del Palabridge a chiamare in fabbro poiché i ferri potrebbero rompersi da un momento all’altro. Per i rosablu é solo Siena a trovare il canestro con fluidità, il resto sono punti raccolti dalla spazzatura. Sul fronte opposto Zani , ben controllato, non ne indovina una mentre Temoka in area é su tutti i palloni. La scelta é di raddoppiarlo in post basso ma , viste le rotazioni assolutamente inesistenti, la cosa costerà 10 punti sugli scarichi del centro fiorentino molto intelligente a punire la mancata organizzazione difensiva rosablu. Nonostante un basket pessimo il Bama conduce di 3 all’intervallo e nella terza frazione c’é il sorpasso ospite anche se due liberi di Cappa danno il -1 al terzo fischio. Ultimi 10 minuti ed il peggio deve ancora venire. C’é la sagra delle scelte sbagliate contro i cambi difensivi di Legnaia che passa da uomo a zona dopo il primo passaggio. La palla non circola e non si mettono in atto pick and roll efficaci, tantomeno viene servito il post alto. E’ Ghiaré a mostrare “bolas” con una tripla , una rubata su Ademollo e una “lacrima” in penetrazione. Ma predica nel deserto, lui che é il più giovane della truppa. Gli altri sbagliano tutte le ultime scelte in “decrescendo” rossiniano, energie usate solo per battibecchi sterili. Grande delusione alla fine per una squadra che ogni volta che deve affrontare un bivio in campionato sceglie sempre la strada sbagliata. Prossima gara a Castelfiorentino che ha stritolato il Don Bosco Livorno a domicilio. Occorre accendere un cero a San Palerio di Telese, protettore del tifoso altopascese.

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