Maratona New York, risultato record per Denise Cavallini

C’era anche Denise Cavallini, tesserata per il Gs Lammari alla Maratona di New York. E’ la professoressa Denise Cavallini, insegnante al liceo Marconi di San Miniato, reduce da una prestazione da incorniciare: primo posto assoluto tra le donne toscane e addirittura quarta tra le italiane. Al suo rientro a scuola, ieri mattina (9 novembre) la professoressa è stata accolta calorosamente, con tanto di cerimonia sulle note dell’inno di Mameli e bandiera tricolore di fronte al busto di Guglielmo Marconi. Un lungo applauso ha accompagnato il suo arrivo a scuola. “Sono stata sommersa di complimenti e affetto”, racconta. Una cerimonia che ha permesso a tutti di condividere le emozioni di un’atleta che ha realizzato una prestazione notevolissima, piazzandosi al primo posto tra le toscane (con ben 7 minuti di vantaggio sulla seconda), al quarto tra tutte le italiane partecipanti e 78esima assoluta.

Un successo meritato e costruito nel tempo, con la passione e il lavoro di anni. Denise Cavallini, infatti, ha iniziato a dedicarsi all’atletica a 14 anni, interrompendo l’attività solo per un breve periodo, durante la gravidanza che le ha regalato due meravigliose gemelline nel 2010. Dopo soli tre mesi dal parto, però, era di nuovo sulle strade a macinare chilometri. Nel frattempo allattava le sue bimbe, donando il latte in ‘eccesso’ anche all’ospedale pediatrico Meyer di Firenze.
“Correre fa parte di me – racconta la professoressa -. Un’ora il giorno è solo per me, non solo per raggiungere un obiettivo ma per stare bene fisicamente e psicologicamente. Quando corro mi si libera la mente, risolvo i problemi e ricarico tutta la mia energia”.
La prima maratona risale al 2006 a Reggio Emilia, con un tempo di 2 ore e 48. Nel 2009 è arrivata la prima vera vittoria in maratona a Lucca in 2 ore e 44 (record personale). Nel 2012, invece, è stata la prima italiana alla maratona a Firenze e sesta assoluta in 2 ore 46 minuti. Ancora due bellissime vittorie alla maratona di Lucca sono state quelle del 2014 e del 22 ottobre scorso, poche settimane fa, con le sue gemelline al traguardo a tenerla per mano. Nel novembre 2016 si è piazzata terza tra le italiane alla Maratona di Valencia in 2 ore e 48.
Sull’ultima maratona di New York, dalla quale è tornata con l’entusiasmo di un grande risultato, afferma: “Alla partenza il sindaco di New York, prima dell’inno americano cantato dal vivo da una cantante bravissima ha dichiarato ‘New York non si piega, e oggi lo vedrete dal vivo sulle strade perché ci saranno tre milioni di persone a incitarvi’. Ed è stato proprio così. Da questa gara torno portando con me sensazioni ed emozioni indescrivibili. In tre ore di gara ho visto quartieri così affascinanti che non pensavo più a correre ma osservavo stupita. Per un’agonista come me non è facile partire in una griglia più lenta di quella assegnata dal tempo di qualifica, ma lì c’era la mia lepre Sandro Prosperi e un gruppo di amici veri che mi hanno fortemente voluto in questa trasferta americana. Non potevo non godermi con loro l’attesa, l’adrenalina e le risate prima della partenza, la danza propiziatoria, l’inno americano e poi la corsa e la sfida vera. Sorrisi, saluti e tifo che ti spingono a dare il massimo”. “La seconda parte è stata impegnativa – ha proseguito Cavallini – tanta salita da affrontare con grinta. Ho superato tanta gente, e ho capito che partire piano è stata un’ottima scelta tattica. A Central Park le mascotte Gumasiane urlano il mio nome e mi viene da piangere.Ma non c’è tempo perché devo ancora spingere per scendere sotto le 3 ore e raggiungere così il mio obiettivo. Alla fine una grande commozione. La bandiera italiana è più importante di qualsiasi prestazione cronometrica: la prendo dai pantaloncini e inizio a sventolarla con orgoglio negli ultimi 100 metri. Con un urlo liberatorio taglio il traguardo incredula e felice.”

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