Coppa Italia, Gesam Gas fuori con Schio ai quarti

Famila Schio – Gesam Gas Lucca 62-52 (9-15, 33-27, 44-41)
FAMILA SCHIO: Lisec 14, Crippa 5, Grud 19, Dotto 3, Gemelos 10, Filippi, Faina 3, Battisodo 6, Andrè 1, Micovic ne, Masciadri. All.: Vincent
GESAM GAS E LUCE: Vaughn 17, Graves 8, Ravelli 3, Treffers 3, Gatti 10, Orazzo 3, Reggini 3, Ngo Ndjock 2, Cibeca, Salvestrini ne, Diene 3. All.: Serventi

Niente da fare per la Gesam Gas Lucca nei quarti di finale di Coppa Italia. Subito fuori le biancorosse lucchesi nella Final Eight contro l’eterna rivale Schio. E dire che il quintetto di Serventi era partito subito forte, allungando fino al +6 finale del primo quarto. Un gap subito rimontato prima di metà gara dalle scledensi. Ma Lucca è in partita e arriva al quarto decisivo sotto di soli tre punti. La gara si mantiene in equilibrio fino alle battute finali quando le locali trovano la forza per allungare e vincere l’incontro.
Il 62-52 finale non racconta in alcun modo l’andamento di una gara condotta tatticamente in modo esemplare alternando tantissime difese e concedendo a Schio solo il 41% dal campo. A 3.07 dal termine Lucca inseguiva di un punto, poi qualche ingenuità biancorossa, la maggiore lucidità scledense e qualche fischio dubbio regalano la semifinale al Famila Wuber.
Partenza sprint del Famila che in un minuto va subito sul 4-0, Lucca però non si fa intimidire ed anzi prende il controllo sui due lati del campo e con la tripla di Gatti a 4 minuti dalla fine del quarto si porta in vantaggio. Si resta due minuti senza segnare da ambo le parti poi Graves e Treffers fissano il 9-15 Lucca.
Il secondo quarto parte con la persa di Reggiani e due liberi a segno di Battisodo in lunetta per una dubbia decisione arbitrale. La partita si fa più fisica e gli arbitri mettono aria nel fischietto con più frequenza. L’inerzia è cambiata, Schio si affida a Gruda e la francese risponde presente, dal 20-23 le orange costruiscono un parziale di 13-0 con annesso terzo fallo di Graves a 2.06 da fine quarto. Vaughn però non ci sta e manda le squadre negli spogliatoi sul 33-27.
Sempre l’americana riporta Lucca al -4 (33-29) ma la medicina in casa Schio si chiama sempre Gruda, la francese ne mette 4 in fila e costringe Serventi al time-out.
I centimetri della squadra veneta fanno la differenza, fioccano secondi possessi con Schio che tocca il +10. Gesam però non si arrende e costruisce un parziale di 8-0 per il -2 (39-37) a 13 dal termine. È Crippa a interrompere l’inerzia lucchese con una tripla allo scadere dei 24 secondi ma Le Mura è viva e con Orazzo e un libero di Diene è ancora -2 a 1.04 da fine quarto.
Si va all’ultimo mini intervallo sul 44-41 Schio.
Gatti mette subito il canestro del -1 in apertura di quarto, le biancorosse hanno anche il possesso del sorpasso in due occasioni ma non capitalizzano. Arriva quindi il break orange targato Gemelos-Lisec-Battisodo. A 3.26 dal termine Lucca ci prova con la tripla di Reggiani (52-50) ma sul possesso seguente Graves commette il suo quinto fallo (dubbio) e si accomoda in panchina. Gruda fa 1 su 2 e Vaughn dà il -1. Le biancorosse sono in bonus e Lisec ne approfitta per ridare un possesso pieno di vantaggio, poi gli arbitri regalano due liberi anche a Crippa per il 57-52. Lucca non segna più e a fare festa è Schio 62-52 il tabellone.
A fine partita il commento di coach Lorenzo Serventi: “Prima di tutto faccio i complimenti alle mie ragazze. Abbiamo fatto gara pari con loro mettendo tantissima intensità e convinzione come ci eravamo detti di fare. Siamo stati bravi a non mollare quando hanno provato a scappare e questo è un fatto positivo. Non sono tra quelli che cercano alibi o si lamentano degli arbitri ma stasera l’arbitraggio non mi è piaciuto, è stato penalizzante in qualche occasione, gli ultimi due falli a Bashaara e anche un fischio a favore di Crippa ci hanno messo in forte difficoltà. Adesso dobbiamo pensare a Battipaglia perché dopo una prova del genere dobbiamo stare lì con la testa e non mollare. Sarà una gara difficile, saremo già al pezzo da lunedì per evitare cali di tensione e prepararci al meglio.”

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