Lucchese, servono 400mila euro. Chiesto incontro

Qualcosa come 400mila euro da trovare entro due settimane per salvare la Lucchese da altre penalizzazione e per la prosecuzione del campionato. La situazione della società rossonera appare ancora più drammatica rispetto a quella dipinta dopo l’incontro della commissione di una settimana fa al Porta Elisa.
Il gruppo di consiglieri che si occupano della questione e l’assessore allo sport Stefano Ragghianti si sono riuniti nuovamente oggi (4 marzo) a Palazzo Santini. All’ordine del giorno l’incontro con l’ex patron della società, ora proprietario dell’1 per cento delle quote, Arnaldo Moriconi, che ha declinato l’invito facendo arrivare per l’ennesima volta il messaggio che la Lucchese non è più affar suo. Presente, invece, anche se non era fra i convocati, l’altro detentore dell’1 per cento della società, Moreno Micheloni.

È lui che ha dipinto ai consiglieri il nuovo scenario. Dopo un colloquio con l’avvocato Paolucci della Lega di serie C, infattti, sarebbe emerso che la Lucchese deve versare entro il 20 marzo i 350mila euro di sanzione per la mancata presentazione di una fidejussione valida per l’iscrizione al campionato. Soldi che sarebbero, ma solo in parte, compensati da 100mila euro di crediti che la società vanta nei confronti della Lega stessa. A questo si aggiunge la scadenza del 18 marzo, termine ultimo per pagare stipendi e contributi arretrati, per circa 170mila euo. In mancanza di questo fioccherebbero ulteriori penalizzazioni.
I consiglieri della commissione e l’assessore hanno preso atto della comunicazione e si sono impegnate a fare tutto il possibile, sul fronte istituzionale, per salvare la società dal fallimento. Il consigliere Fabio Barsanti, di Casapound, ha chiesto che venga convocato al più presto il revisore dei conti, seppur dimissionario, Matteo Romani “che in questo periodo – ha detto Barsanti – è stato in maniera anche piuttosto inconsueta immobile”.
Per il resto tutti, dall’assessore ai consiglieri Dinelli, presidente di commissione, ai consiglieri Barsanti, Pagliaro e Buchignani chiedono un segnale dalla società attuale. La commissione convocherà la proprietà romana, cercando un contatto diretto con uno fra Castelli, Ottaviani e Cennicola. Gli stessi che dovrebbero convocare un’assemblea dei soci per affrontare la situazione ma che, visto che Castelli si trova in Sudamerica e la prima convocazione già fissata slitterà quasi certamente, potrebbero non fare in tempo per le due date-capestro del 18 e del 20 di marzo.
L’obiettivo è quello di riuscire a concludere la stagione, anche grazie al contributo dei tifosi che stanno realizzando la raccolta fondi per le spese correnti delle trasferte e degli spostamenti, e salvare il titolo sportivo. L’alternativa è l’ennesimo fallimento. Un baratro da cui i gloriosi colori della Pantera, stavolta, potrebbero risollevarsi con ancora maggiore difficoltà.

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