Bilancio positivo per la Ritmica Girasole ai campionati nazionali di ginnastica ritmica Uisp al PalaGolfo di Follonica, dove le ginnaste saranno impegnate fino a domani (2 giugno). Ritmica Girasole, nelle prime tre giornate di gara, ha ottenuto ben 4 titoli nazionali.

Nella terza categoria Senior élite, Rebecca Del Freo e Ludovica Fazzi si laureano campionesse nazionali rispettivamente al nastro e al cerchio. Brillano anche agli altri attrezzi presentati in gara: argento per la grintosa fune della Del Freo, e bronzo per l’elegante nastro della Fazzi. Nella stessa categoria ottimi i risultati anche per la compagna di squadra Martina Rovina, che con due ottime esecuzioni a cerchio e a clavette riesce a migliorarsi e a lasciarsi dietro avversarie più esperte e temute, dovendosi accontentare però di una medaglia di legno in entrambi gli attrezzi.
Nella terza categoria senior, Irene Zappelli con un esercizio alle clavette elegante ed espressivo è campionessa nazionale, mentre si deve “accontentare” di un argento al nastro a causa di qualche imprecisione.
Ma non è finita qui. Anche con la sua ginnasta più giovane in gara, la Ritmica Girasole conquista un altro titolo nazionale: si tratta di Emili Shani, classe 2008, che su ben 35 avversarie riesce ad imporsi in prima categoria e ad ottenere un bellissimo ed inaspettato oro alla palla. Sempre in prima categoria,Valeria Pacini, classe 2007, si classifica dodicesima su 31 ginnaste in gara, ottimo risultato al suo primo campionato nazionale.
Nella terza categoria junior due medaglie d’argento per la Ritmica Girasole, per Sara Marashi, classe 2005, alle clavette e per Sara Bagneschi, classe 2006, alla fune. Nella stessa categoria, ottime anche le prestazione di Giulia Morini, quinta al cerchio e sesta alle clavette, e di Eva Cassettari, settima al cerchio e nona alle clavette.
Nella seconda categoria junior 2004 Alessandra Rugani ottiene un ottimo quinto posto su 21 ginnaste in gara, sul totale di fune e clavette.
Sveva Nobili e Angelica Coltelli, in terza categoria junior élite, commettono troppi errori dovuti all’emozione, e si devono accontentare rispettivamente dell’ottava posizione al nastro e del settimo posto al cerchio.