Lucchese, tutto tace. Ora decide il giudice

Ancora una settimana di passione per la Lucchese. E’ quella che si profila dopo che il commissario giudiziale Claudio Del Prete – oggi, 27 giugno –  ha depositato la sua relazione sul tavolo del giudice designato. Adesso,  quindi, la palla passa al Tribunale. “Abbiamo atteso fino all’ultimo momento utile – commenta Del Prete – affinché l’avvocato Massone ci comunicasse la rinuncia alla richiesta di concordato, nata dal presupposto della mancata iscrizione. Nulla è avvenuto e, stamani, ho depositato la mia relazione. La mia impressione è che si vada nella direzione del fallimento, ma l’ultima parola spetta al giudice. Credo che la decisione arriverà entro una settimana”. 

Ore cruciali, dunque, ancora una volta. Con l’ipotesi di ripartire dai Dilettanti che prende sempre più quota. Perché, se fino a ieri era stato l’avvocato Massone a adoperarsi per l’iscrizione in serie C, adesso è già il turno del collega De Feo, impegnato nel richiedere la partecipazione della Lucchese al prossimo campionato di serie D, in soprannumero. De Feo è parte integrante della triade composta anche dall’ingegner Marco Arturo Romano (candidato al ruolo di futuro presidente) e dall’ex ds rossonero Tito Corsi (per lui si profila un ruolo da direttore tecnico). Anche in questa seconda ipotesi – percorribile nel caso in cui il tribunale si pronunci negativamente dopo aver ricevuto la relazione di Del Prete – i tempi si rivelano estremamente risicati. C’è spazio infatti fino al 12 luglio per presentare la richiesta di iscrizione alla D in soprannumero, dietro l’esborso di 150mila euro. Un progetto, questo, di cui il sindaco Tambellini è già stato informato, anche e soprattutto nell’ottica di sbrogliare i nodi legati al Porta Elisa: i costi richiesti per adeguare la struttura alla serie D sono tutt’altra cosa, ma come ha fatto capire il primo cittadino a più riprese, le priorità di un’amministrazione devono essere altre. Per cogliere l’obiettivo si parla quindi, insistentemente, della possibilità di rilevare una delle società della provincia che già militano in serie D: Ghiviborgo, Real Forte Querceta e Seravezza. Un’ipotesi che sembra non scaldare affatto il cuore dei supporters rossoneri, che vorrebbero tutelare la storia ultracentenaria della Pantera senza dover ricorrere a fusioni. La possibile nuova compagine si dice già estremamente ambiziosa – nel mirino ci potrebbe essere anche il recupero di Antonio Obbedio, che tuttavia è in trattativa con il Messina – ma, fino alla decisione del tribunale, si parla ancora di fantacalcio. Soltanto una volta sciolte definitivamente le riserve sulla sorte delle società si potrà cominciare a pianificare un nuovo ciclo.

Paolo Lazzari

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