Lucchese, la cordata di imprenditori presenta il piano

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Una società nuova ma sempre più legata al territorio, con l’occhio rivolto non soltanto alla prima squadra ma anche al settore giovanile. La cordata interessata a rilanciare la Pantera, composta da elementi dell’imprenditoria locale di respiro internazionale e di cui potrebbero far parte ex calciatori ed ex dirigenti rossoneri si è incontrata ieri pomeriggio (8 luglio) con il sindaco Alessandro Tambellini e l’assessore allo sport Stefano Ragghianti a Palazzo Orsetti.

Sul piatto una proposta che si annuncia “seria e credibile”: dar vita a una società dinamica, agile, hanno spiegato i componenti della delegazione che ha incontrato gli amministratori, “profondamente legata al territorio perché al suo interno ci saranno ex calciatori ed ex dirigenti rossoneri che hanno scritto la storia della Lucchese e, in qualità di sponsor, alcune importanti
realtà imprenditoriali legate ai settori dell’edilizia, del cartario e della chimica”. Si tratta di realtà produttive di primo piano a livello nazionale e internazionale.
L’obiettivo illustrato al sindaco Tambellini è quello di “dar vita a un sodalizio ambizioso, con una solida base economica, che abbia un asset di comprovata affidabilità e che sotto il profilo sportivo getti le basi per riportare Lucca nel calcio che conta”. Un occhio di particolare riguardo, è stato spiegato al primo cittadino, verrà destinato al settore giovanile – che ritroverà la sua
casa abituale nell’Acquedotto – con la costituzione di quattro formazioni, e anche al calcio femminile. Il vivaio, è stato più volte sottolineato, è la base di partenza per fare calcio in maniera seria e sostenibile. Durante l’incontro è stato affrontato l’argomento dello stadio Porta Elisa, attualmente in condizioni di degrado.
Il sindaco ha assicurato l’impegno dell’amministrazione municipale allo scopo di realizzare un project financing con gli imprenditori interessati alla Lucchese, compatibili con le possibilità offerte dall’attuale programmazione urbanistica. Gli industriali che fanno parte della cordata auspicano che il Comune risponda in maniera positiva.
Il piano riferito al sindaco prevede inoltre che la prima squadra e la formazione femminile abbiano il loro quartier generale allo stadio di Saltocchio, dove a seguito di una concessione pluriennale si prevede la realizzazione del campo in sintetico e una riqualificazione generale.

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