Giro di Toscana donne, 25 formazioni al via foto

Ci siamo: il Giro della Toscana internazionale femminile di ciclismo 2019 è pronto. Nel salone di Palazzo del Podestà a Pescia, arricchito dalle straordinarie opere dell’artista Libero Andreotti e di fronte ad un pubblico da “tutto esaurito” è stata presentata la 24esima edizione di una delle corse a tappe più vecchia e importante del mondo.
La formula, vincente, è la solita: tre giorni di spettacolo (dal 6 all’8 settembre) tre giorni di sfide per stabilire chi sarà la nuova Granduchessa di Toscana chi riuscirà a scrivere il proprio nome in un albo d’oro a dir poco mondiale, magari scalzando la campionessa in carica, l’azzurra Soraya Paladin, che ha avuto il merito di riportare la corona in Italia dopo 11 anni di dominio straniero.
E a proposito delle regine come non ricordare i successi di campionesse del calibro delle ex iridate Barbara Heeb (Svi) che vinse nel 1996, Edita Pucinskaite (Lit) nel 1999, Zina Stahurskaia (Bie) nel 2000, Susanne Ljungskog (Sve), prima tre volte 2002, 2003, 2005, Judith Arndt (Ger) graduchessa nel 2008 e 2010, Diana Ziliute (Lit) a lei il Toscana 2009, Ashleigh Moolman Pasio (Sudafrica) leader nel 2016 e 2017.

Sarà un weekend lungo ricco di emozioni, iniziative e di grande ciclismo grazie alla presenza di ben 25 squadre (di queste 15 straniere) e di quasi 170 atlete, un record. Le nazioni rappresentate saranno ben 28.
In totale le girine dovranno percorrere 250 km tutto d’un fiato. Tre le frazioni in programma: il cronoprologo di Campi Bisenzio, la Segromigno Piano-Porcari-Segromigno Piano (tutto in lucchesia) e la novità costituita dalla Lucca-Pescia con ben cinque gran premi della montagna, l’ultimo (lo strappo di Uzzano) posto a meno di 5mila metri dal traguardo. Si tratta di un ritorno, quello dalla città dei Fiori, che ricorda le epiche gesta di Michela Fanini che proprio in piazza Mazzini conservò la maglia rosa aggiudicandosi il Giro d’Italia del ’94.
Le maglie ufficiali in palio saranno: quella rosa targata Kenda Farben (riservata alla leader della classifica generale), la viola firmata Macota (per la classifica a punti), la azzurra Sara Sport (per i traguardi volanti), la verde Record (alla più brava in salita), la bianca Selle Smp (alla giovane più promettente) e quella a pois Cento Arredamenti (per le straniere).
Tre le divise speciali su tutte la maglia gialla 3M Caverni “Michela Fanini” riservata alla vincitrice di tappa, poi quella Aido (euroricevitoria Catelli) alla più generosa e infine il tocco di eleganza firmato da Angelo Impianti.
Ma c’è di più: ci sono gli straordinari trofei preparati a mano dai ragazzi del Gruppo arti e mestieri della Fondazione Maic Maria Assunta in Cielo; vere e proprie opere d’arte realizzate col cuore. La Fondazione Maic di Pistoia è una onlus che si occupa del recupero di persone con gravi disabilità sia psichiche che motorie.
Il Giro della Toscana internazionale femminile è interamente dedicato all’indimenticabile campionessa lucchese Michela Fanini; l’organizzazione è affidata, come sempre, all’omonima società ciclistica di patron papà Brunello Fanini.
Alla presentazione erano presenti oltre a patron Brunello Fanini, il padrone di casa Oreste Giurlani (sindaco di Pescia), il presidente della FederCiclismo nazionale Renato di Rocco, il presidente Fci regionale Giacomo Bacci e gli amministratori dei vari Comuni che ospitano la manifestazione: Alessandro Tambellini (sindaco di Lucca), Leonardo Fornaciari (sindaco di Porcari), Riccardo Franchi (sindaco di Uzzano), Stefano Baccelli (consigliere Regione Toscana), Lucia Micheli (assessore comune di Capannori), Salvatore Gaziano (dirigente ufficio sport Campi Bisenzio).
Ampia sintesi della corsa su Rai Sport (mattina e sera da sabato), e sulle reti regionali Tv Libera, Toscana Tv, Tele Granducato, Noi Tv.

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