Beach Soccer, Gori a caccia di pallone d’oro e mondiale: “È la mia miglior stagione” foto

di Claudio Tanteri
La gioia per i 200 gol in azzurro, l’abbraccio con Marinai dopo la vittoria con il Portogallo, la rovesciata con il Catania che ha fatto il giro del mondo: sono queste tre delle immagini di una già storica stagione di Gabriele Gori, fenomeno assoluto del beach soccer. Una stagione infinita e ricca di sacrifici, ripagati dalle grandi prestazioni sulla sabbia. Non ci sono più parole per commentare le prestazioni di Gori, per lui parlano i numeri: 156 gol nel solo 2019 (per ora) con la conquista di 8 titoli di capocannoniere in giro per il mondo. Numeri da urlo che hanno permesso a Gori di superare la spaventosa cifra di 700 reti in carriera. Adesso la stagione entra davvero nel vivo, con tutta Viareggio (e non solo) che tiferà il suo beniamino in vista dei due appuntamenti più importanti della stagione: la consegna del pallone d’oro e il mondiale in Paraguay.

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Verso un sogno chiamato pallone d’oro. Manca sempre meno alla serata della consegna dell’ambito premio. Dopo la clamorosa esclusione del 2018, tin tin è meritatamente entrato nella top 3 a seguito di un’altra stagione a dir poco strepitosa. A contendersi lo scettro lasciato dallo spagnolo Llorenc ci saranno anche il fenomeno brasiliano Rodrigo e il portoghese Jordan. Un premio già accarezzato: nel 2016, dopo il triplete con il Viareggio, Gori arrivò secondo solo a Madjer. Non solo per Viareggio, il pallone d’oro a Gori rappresenterebbe un momento storico per tutta l’Italia. Per scoprire il vincitore del pallone d’oro si dovrà aspettare fino a sabato (9 novembre), ma per Gori è già un orgoglio essere tra i primi tre del mondo: “Numeri alla mano posso dire che questa è la mia stagione più prolifica di sempre – commenta Gori -. Ho vinto il premio di capocannoniere quasi ovunque sia con la maglia del Viareggio che con quella azzurra della nazionale. Dopo la vittoria dell’Europeo, l’anno scorso è stata una sorpresa per tutti vedermi fuori dalla top 3. Quest’anno, considerato l’inizio ed il continuo della stagione, un po’ me lo aspettavo di finire tra i primi tre. Sono sincero anche nel dire che molto probabilmente non sarò io a vincere il pallone d’oro: il portoghese Jordan è il favorito, ha vinto tanti premi come Mvp di tappa. Numerosi e meritati riconoscimenti non solo a livello personale: con la nazionale ha vinto la medaglia d’oro a Minsk e si è laureato campione d’Europa. Ha vinto anche la Champions con la maglia del Braga. Come nel pallone d’oro nel mondo del calcio, anche nel beach soccer conta vincere titoli di squadra. Jordan è molto forte, così come Rodrigo: anche per lui la nomina è giusta e meritata, è uno dei giocatori più forti del globo. Purtroppo due dei tre non vinceranno. Per me è già un grande onore essere tra i tre migliori al mondo per la seconda volta: certo, vincere sarebbe la coronazione di un sogno. Ma sono sincero: non vado alla premiazione di Dubai con l’ambizione di portarmi il premio a casa”
Dopo la premiazione di Dubai, i riflettori si sposteranno sul Paraguay. Pallone d’oro e mondiale, due sogni che si intrecciano: “Scambierei sicuramente il pallone d’oro per il mondiale – ammette Gori -. Il campionato del mondo è una competizione molto difficile da vincere, è anche quella più bella e sognata da tutti. Ho dimostrato di poter tornare nella top 3 per il pallone d’oro. In Paraguay, invece, potrebbe essere l’ultima chiamata per questo gruppo azzurro: proveremo in tutti i modi ad alzare la coppa al cielo”.
Gabriele Gori: i numeri di un 2019 da top al mondo. Il marziano con la maglia numero 10 ha iniziato la stagione da fuoriclasse assoluto, un 2019 subito magico a suon di gol e giocate indimenticabili. Un anno molto impegnativo e dispendioso: questa, infatti, è la stagione più lunga e ricca di impegni della storia del beach soccer. Nel primo impegno ufficiale dell’anno ad aprile, l’InterCup di San Pietroburgo, Gabriele Gori ha subito confermato di essere uno dei giocatori più forti del mondo con la maglia della nazionale. L’Italbeach ha chiuso il torneo al terzo posto, ma per Gori questo rimarrà un torneo indimenticabile: tin tin, infatti, ha superato ufficialmente le 200 reti con la maglia azzurra con una splendida rovesciata contro l’Alliance San Pietroburgo. Un traguardo storico che si unisce ad un altro premio: con la bellezza di 11 reti, Gori ha lasciato la Russia da capocannoniere dell’InterCup.

Il record in Euro Winners Cup. Dopo la Russia, Gori si è preso la Spagna: con un altro terzo posto, ma con la qualificazione ai World Beach Games di Doha in tasca, tin tin ha conquistato il titolo di capocannoniere con 12 reti anche nella spedizione azzurra a Salou. Premi su premi: nell’avventura in Euro Winners Cup (la Champions League del beach soccer) con la maglia degli ucraini dell’Artur Music, Gori ha vinto il titolo di top scorer (la terza volta in quattro anni) segnando la cifra record di 26 gol. “Sì – conferma Gori – questo è il record assoluto di gol segnati in questa competizione. Aggiungo anche una curiosità: il precedente primato apparteneva a me. Mi sono trovato molto bene in questa esperienza, anche se le usanze della squadra ucraina sono molto diverse dalle nostre: ci vedevamo solo per la partita. Ho giocato con giocatori forti, tra questi anche uno dei miei ‘rivali’ al pallone d’oro: il brasiliano Rodrigo”.
Negli sfortunati Giochi Europei di Minsk di fine giugno, bomber Gori ha chiuso da capocannoniere siglando 11 gol con la maglia azzurra. L’Italbeach non è riuscita a difendere la medaglia d’argento complice la sconfitta clamorosa nell’ultima partita del girone con la Spagna. Decisiva la doppietta sul finale di Antonio: “Siamo andati a Minsk per migliorare – racconta Gori -. Purtroppo, per un insieme di fattori, la competizione non è andata come speravamo. Abbiamo subito una rimonta clamorosa nell’ultima partita contro la Spagna, eravamo in vantaggio di un gol a soli 40 secondi dal termine. Pensavo già alla partita del giorno dopo, sono sincero. In questa eliminazione c’è sicuramente un po’ di colpa nostra, ma il gol del 6-5 di Antonio è stato un capolavoro: in quei casi puoi solo applaudire”.
La conquista del pass per il Paraguay. Il 26 luglio 2019 rimarrà una di quelle date che gli azzurri non si dimenticheranno facilmente. Una giornata da sogno per l’Italbeach: allo stadio Luzhniki di Mosca gli azzurri hanno trionfato 4-3 in rimonta contro la corazzata Portogallo qualificandosi ufficialmente ai mondiali di Asuncion. Una partita non adatta ai deboli di cuore, con gli azzurri che hanno scacciato via l’incubo del ballottaggio contro la Spagna grazie ad un terzo tempo da grandissima squadra. Una vittoria dal sapore di impresa: l’Italia, infatti, non batteva i lusitani dal 2015. In 32 precedenti gli azzurri avevano vinto solo sei volte: la 33esima sfida, però, ha sorriso all’Italia. Una gioia incontenibile per gli azzurri, con mister Del Duca che ha esultato in stile vittoria di Alghero. Dall’inferno al paradiso: dopo aver dato spettacolo nella prima parte delle qualificazioni, il cammino dell’Italia a Mosca ha avuto anche un momento buio. Nella seconda partita del girone decisivo, gli azzurri sono stati incredibilmente messi con le spalle al muro dal ko con la Bielorussia (la vera rivelazione dell’anno). La squadra di Del Duca, avanti per 3-1 a poco meno di due minuti dal termine, si è fatta rimontare dai bielorussi che hanno poi completato la beffa ai rigori. Paura e tensione per i ragazzi della nazionale. Gli azzurri, però, hanno reagito ancora una volta da grande squadra. Uno dei protagonisti (come sempre) è stato senza dubbio Gabriele Gori, capocannoniere di Mosca con 14 gol e autore di una pesante doppietta con i lusitani: “Quella contro il Portogallo è senza dubbio una delle vittoria più belle dell’anno – afferma ancora con un po’ di emozione Gori -. I portoghesi sono la nostra bestia nera, ma quella era una finale da non sbagliare. Vincere è stata una gioia immensa”.
Capitolo Viareggio. Tanti gol ma niente titoli nonostante la squadra ricca di grandi giocatori come Bruno Xavier, Stankovic e Lucas: fin qui il rammarico del 2019 di Gori è forse questo, non esser riuscito a vincere una coppa con la squadra della sua città. La stagione del Viareggio, fatta di alti e bassi, è partita con il primo impegno di fine maggio ad Alghero, la Coppa Italia. La corsa dei bianconeri, nonostante i 10 sigilli di Gori, si è interrotta in semifinale contro il Terracina: 9-7 il risultato finale, con Duarte e Elliot assoluti protagonisti. Il campionato di Serie A ha lasciato tanto amaro in bocca: il sogno dei bianconeri, infatti, è stato infranto sul più bello dalla Sambenedettese, che ha alzato al cielo lo scudetto vincendo la finale in rimonta per 6-5 (l’11 agosto). Con questa squadra si poteva fare di più: “Un po’ di rammarico c’è – ammette Gori -, soprattutto per i giocatori che avevamo. Oltre ai viareggini, in squadra avevamo 3 dei più forti stranieri in circolazione. Inutile negarlo, ad inizio anno ho pensato ‘con questa formazione vinciamo tutto’. Purtroppo poi gli stranieri non hanno reso come si sperava. Va detto anche che ci siamo allenati poco insieme, anche questo ha influito. Le finali si possono anche perdere, però resta il rammarico: almeno un trofeo potevamo portarlo a casa”.
Il gol da leggenda. Con la bellezza di 34 reti, Gabriele Gori si è laureato capocannoniere della Serie A con la maglia del Viareggio per la quinta volta. Tin tin si ricorderà questo campionato soprattutto per la clamorosa rovesciata contro il Catania, il gol più bello della carriera di Gori. Un gol che ha fatto il giro dl mondo: è il 13 luglio 2019, alla Globo Beach Arena di San Benedetto del Tronto Viareggio e Catania si sfidano per il primato della Serie A. A termine di una battaglia spettacolare, i due gol sul finale di Gori firmano il 5-5 dei bianconeri e trascinano la partita agli extra time. Qui, il mondo del beach soccer si ferma: a poco meno di tre minuti dalla fine, il Catania attacca con Catarino che appoggia la palla a Palmacci. Il rosso-azzurro colpisce di testa cercando un compagno al centro. Sulla traiettoria, però, c’è Gabriele Gori: il numero 10 non ci pensa due volte e dal suo limite dell’area si inventa un’assurda rovesciata. Tutti in silenzio ad ammirare prima del boato: la girata di Gori prende una traiettoria incredibile che tocca prima un palo, poi l’altro, per poi insaccarsi in rete. Un gol senza alcun senso logico: esplode la gioia di un incredulo Gori, che viene abbracciato dai propri compagni con tutta San Benedetto in piedi per un grande e meritato applauso. “Che dire – commenta con il sorriso Gori -, ne parlavo anche l’altro giorno con il mister: è assurdo il giro del mondo che ha fatto questo gol. Una gioia indescrivibile: insieme al 200esimo gol in azzurro e alla vittoria sul Portogallo, va nella top 3 delle cose indimenticabili della stagione”.

Da Doha fino a Dubai: entra nel vivo la preparazione per Asuncion. La stagione di Gori è proseguita con la tappa a Catania dell’Euro Beach Soccer League (16, 17, 18 agosto), in cui il bomber ha messo a segno altre 4 reti. Dopo lo stop di circa 40 giorni per infortunio proprio prima dell’inizio dei giochi del Mediterraneo, Gori si è preso il titolo di capocannoniere con 13 gol nella prima edizione dei World Beach Games a Doha superando anche Rodrigo (campione con il Brasile con 11 gol). Gli azzurri hanno chiuso la competizione al quarto posto dopo le sconfitte in semifinale con il Brasile e con l’Iran nella finalina per il podio. Non si può parlare di delusione, ma di un buonissimo test in vista del mondiale in Paraguay: “È stata un’esperienza più che positiva – racconta Gori -. Siamo arrivati a giocarcela con i fenomeni del Brasile (7-5 il risultato finale ndr), due anni fa alle Bahamas non potevamo nemmeno scendere in campo: erano imprendibili. Dico una cosa: se Italia e Brasile sono al 100% perdiamo perché loro sono proprio forti, ma se a loro va storto qualcosa e la fortuna ci aiuta un po’ possiamo giocarcela. La sconfitta con l’Iran ai rigori fa rosicare, ma abbiamo dimostrato che ci siamo. È stato un test positivo in vista del mondiale, il grande obiettivo della stagione: rispetto a due anni fa siamo cresciuti”.
Una stagione infinita: nel mese di ottobre Gori ha partecipato alla prima edizione della World Winners Cup (Alanya, Turchia) con la maglia dei polacchi del Boca Gdansk. Una competizione chiusa da vicecapocannoniere con la bellezza di 19 gol: “È stata un’esperienza nuova e positiva a livello personale – racconta Gori -. La squadra non era costruita per vincere, ma neanche per fare così male (il Boca ha chiuso al decimo posto ndr). Mi avevano promesso alcuni nomi di giocatori che poi in squadra non c’erano. Però avevo bisogno di giocare dopo l’infortunio al ginocchio. Ho avuto buone risposte”.

Dopo la Turchia, Gori è volato a Dubai per l’Intercontinental Beach Soccer Cup con la maglia azzurra. Un antipasto prima del piatto forte: il mondiale in Paraguay (il 21 novembre la data dell’esordio). L’Italia, alla sua seconda partecipazione, è stata inserita nel girone A con i padroni di casa degli Emirati Arabi Uniti, il Giappone e la Spagna. Nell’altro raggruppamento troviamo i tre volte vincitori del trofeo della Russia, l’Iran, il Messico e l’Egitto. L’avventura degli azzurri è iniziata ieri (5 novembre) con una sconfitta con il Giappone del fuoriclasse Ozu. L’Italbeach, che aveva sbloccato il match con il gran gol da lontano di Gori, si è fatta rimontare un doppio vantaggio finendo sotto 5-2 nel terzo periodo. Un brutto black-out dopo le tante occasioni da gol fallite. Un messaggio positivo dalla sconfitta è comunque arrivato: quando l’Italia ha deciso di giocare da Italia, il Giappone si è dimostrato inferiore. Dopo la batosta del 5-2, gli azzurri hanno reagito di orgoglio accorciando sul 5-4 con le reti dei viareggini Gori e Ramacciotti. Qui è emersa una problematica della squadra di Del Duca, un’ingenuità già evidenziata dalla sconfitta con la Spagna a Minsk: dall’immediata ribattuta da metà campo, il Giappone ha definitivamente ammazzato la partita con la rete del 6-4. Una sconfitta che servirà da lezione in vista del mondiale in Paraguay: il Giappone, infatti, potrebbe essere l’avversario dell’Italia in un eventuale quarto di finale. L’avventura a Doha è proseguita oggi (6 novembre), in una partita in cui gli azzurri sono usciti ancora sconfitti 6-4 con gli Emirati Arabi Uniti a termine dell’extra time. Una sfida che di fatto ha eliminato gli azzurri dalla coppa, con i ragazzi di Del Duca che, dopo un avvio con un passivo di 3-0, hanno rimontato sul finale del terzo periodo grazie alla doppietta di Percia Montani (4-4, gli altri gol di Ramacciotti e Giordani). Nel supplementare i padroni di casa hanno punito l’Italbeach, che dovrà lavorare sulla fase difensiva. Domani (7 novembre), alle 13,15, l’ultima gara del girone contro la Spagna. Le semifinali e le finali si disputeranno venerdì e sabato (8 e 9 novembre).

Sogno pallone d’oro e mondiale: la stagione di Gabriele Gori è tutt’altro che finita. Stay tuned.

Foto beachsoccer.com

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