Ghiviborgo resta in serie D, Remaschi: “Dimostrato l’attaccamento a questa maglia”

Il sindaco: "Siamo un Comune piccolo ma riusciamo a far parlare di noi anche nel calcio"

“Un gran finale, una grande squadra, una grande società”. Con queste parole Marco Remaschi, tifoso appassionato del Ghiviborgo e sindaco di Coreglia, saluta i ragazzi, gli istruttori, tutto lo staff che gravita intorno agli aquilotti e dà appuntamento per la prossima stagione. “La prima cosa che voglio dire è ‘grazie’. Grazie a questo movimento di persone. Grazie alla squadra, ai dirigenti, al mister e a tutto lo staff, che ci hanno trasformato in una squadra vera, con una fisionomia di gioco, ma principalmente con la convinzione di essere squadra. Grazie a chi c’è stato per la voglia di esserci, per il desiderio di far sentire la propria vicinanza, il proprio attaccamento a questo gruppo, a questa maglia”.

“E grazie poi, non me ne vogliano gli altri, a due persone in particolare, che, nel silenzio, tra mille difficoltà, con grande professionalità, hanno dato una svolta determinante a questo campionato – aggiunge il sindaco -. Parlo di Rodolfo Marracci e Sasha Remaschi. Grazie davvero per tutto quello che avete fatto, l’undicesimo posto, che è più di una salvezza, è stato raggiunto attraverso la vostra visione, il vostro impegno”.

“Siamo ancora in serie D. Un risultato guadagnato con grande merito che nel mio cuore e sono convinto nel cuore di tutti i tifosi equivale a una vittoria. Una medaglia sul petto di cui possono fregiarsi i giocatori, i dirigenti, tutti coloro che in forma volontaristica seguono, assistono e spendono buona parte di sé per la squadra del nostro paese. A tutti costoro va il mio personale ringraziamento, sia come tifoso del Ghiviborgo, sia come sindaco di Coreglia – spiega il primo cittadino -. Comune che, seppur piccolo, riesce sempre a far parlare di sé in Italia, nel mondo. L’ultimo esempio, è anche troppo ovvio ricordarlo, è rappresentato dalla partecipazione del nostro amico e concittadino, Giovanni Di Lorenzo, che in pochi anni è riuscito, attraverso un percorso non privo di ostacoli, a raggiungere i vertici della Nazionale di calcio. Chissà che in futuro dal Ghiviborgo, da questa squadra che ci appassiona e che ci fa sognare, da questo territorio che è la nostra casa, non nasca un nuovo Di Lorenzo, a dare lustro alla sua terra d’origine. Forza Ghiviborgo”.

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