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Lucchese, ancora 24 ore. La nuova cordata prende tempo sull’offerta del Ghiviborgo

12 giugno 2025 | 22:23
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Lucchese, ancora 24 ore. La nuova cordata prende tempo sull’offerta del Ghiviborgo

Una risposta entro domani pomeriggio o torna in auge l’ipotesi Eccellenza con la proprietà Canzonieri: per la D servono minimo 1,5 milioni di euro

Un milioncino e mezzo di euro e passa. 

È questa la cifra che serve, ‘a babbo morto’ come si dice, per rilevare il titolo del Ghiviborgo e approcciarsi al campionato di serie D. Questa la riflessione cui è chiamato l’imprenditore milanese rappresentato nella trattativa dall’ex dg del Piacenza Calcio Marco Scianò. 

Da dove viene questa cifra? Da un calcolo quasi matematico, sicuramente in difetto. Intanto il Ghiviborgo non cederebbe il titolo in forma gratuita. La trattativa parta da una cifra uguale a quella chiesta a suo tempo a Viareggio e su cui la trattativa è naufragata: una fiche che oscilla fra i 400 e i 350mila euro.

Su questo scoglio gli emissari della Lucchese hanno chiesto tempo. Un tempo che potrebbe sforare la deadline annunciata della mattinata di domani (13 giugno) e prolungarsi fino alla serata, ritardando di conseguenza anche la ‘presentazione’ della cordata del siculo-veneto Emanuele Canzonieri, già autore di un acquisto-lampo dell’Akragas, non andato a buon fine, e che affiderebbe la conduzione tecnica al duo Favarin-Cordeschi per il campionato di Eccellenza. 

Alla richiesta del Ghiviborgo vanno aggiunte le garanzie e le tasse per l’iscrizione al campionato di serie D, che pur essendo un campionato semiprofessionistico non sono certo irrilevanti. A questo si aggiunga tutto il necessario per l’allestimento di uno staff all’altezza, dalla segreteria all’ufficio stampa (anche se c’è chi ne ha fatto praticamente a meno in questi anni), dagli addetti al campo, all’allenatore, ai preparatori fino alla rosa.

Motivo per cui la cifra prudenziale indicativa di un milione e mezzo di euro ‘di ingresso’ è da considerare assolutamente in difetto rispetto alle reali necessità. 

Se questo limite verrà superato la Lucchese parlerà lombardo e partirà dalla prima serie dei dilettanti. Dove affronterebbe formazioni non certo di secondo piano, a partire da quelle della provincia, come Tau Calcio, Seravezza e Camaiore (neopromossa), che hanno dimostrato di saper portare ampiamente il cappello in categoria. E fra le avversarie possibile ci sarebbero quelle che hanno fallito il traguardo quest’anno come, ad esempio, il Ravenna e la Pistoiese, e le squadre di blasone del passato non troppo lontano: la Robur Siena del neo tecnico Tommaso Bellazzini (ex Ghiviborgo) e il Prato, che dovrebbe essere rilevato nei prossimi giorni da una cordata di imprenditori locali.

Un campionato non facile ma di livello, certamente superiore a un’Eccellenza dove gli avversari più blasonati si chiamerebbero Viareggio Castelnuovo, Sestese e Cecina.

I tifosi, intanto, restano alla finestra e ‘tifano’ per questa o quell’altra soluzione. L’obiettivo resta quello di continuare a tifare per la gloriosa Pantera. In qualunque categoria e con qualunque nome riparta.