Lucchese, per la serie C cresce l’area marketing e comunicazione foto

In gradinata appare la scritta 'Lucca', più spazi per gli sponsor. Ritiro e allenamenti, c'è il problema dei protocolli Covid

Un progetto strutturalmente ambizioso: è il nuovo sistema dedicato ad ampliare la visibilità della Lucchese, grazie alla via del marketing ed alla comunicazione. Ad illustrarlo oggi (6 agosto) è stato Mario Santoro: l’impalcatura è un format nuovo attraverso il quale presentarsi agli investitori.

Una strategia che coinvolgerà il miglioramento della cartellonistica esterna, la personalizzazione del tunnel, quella dei pulmini e delle panchine.  Non solo: un altro passaggio cruciale sono gli sponsor che dal prossimo anno saranno ancora su pantaloncini e calzettoni (rispettivamente McDonald e Giap). In gradinata, nel frattempo, spunteranno seggiolini rossoneri con la scritta “Lucca”. 

“Oltre a questo – afferma Santoro – sorgerà anche un’area comunicazione dedicata alla gestione dei social: Duccio Casini, Giacomo Bernardi e Laura Maccioni, new entry, si occuperanno del tema. Enrico Scaletta e Gabriele Minchella si occuperanno invece della parte commerciale”.

L’idea di fondo è quella inoltre di confermare tutti gli sponsor della scorsa stagione. Capitolo maglie: “Possono muoversi – spiega Santoro – dal tradizionale all’innovazione, perché sono tre”.

Rapporto società – tifosi: “Rispetto il comunicato della curva ovest – osserva – ma per noi non sarà il nome indicato da loro (Moreno Micheloni, ndr). Sono pronto a valutare qualsiasi profilo emerga dai tifosi, al di fuori di quello presentato”.

Poi, sulla location per il ritiro: “Vagli? Era una nostra prima scelta, ma non abbiamo ricevuto risposte in sette mesi. Resta però – specifica – il problema del Covid: dovremo usare lo stesso protocollo delle squadre di serie A. La cifra prevista per una società, se si dovesse andare avanti dieci mesi, è di 150mila euro. Inoltre ci sono le questioni, per la prima settimana, degli allenamenti da fare singolarmente, delle camere singole, delle docce da fare a casa”. Un groviglio di regole che complica notevolmente la situazione e che richiede la ricerca di rapide soluzioni. 

Infine la questione abbonamenti: sarà necessario capire quale sarà la capienza definitiva per ogni settore per modulare al meglio l’offerta.

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