Amore&Vita, Prodir nuovo sponsor

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Il marchio svizzero Prodir, leader delle penne personalizzate, sarà il primo sponsor del team di Fanini, Amore & Vita e lo farà insieme al marchio Premec. Entrambi appartengono alla società produttrice di penne a sfera Pagani pens Sa con sede in Ticino. Un traguardo importantissimo quello raggiunto da Cristian Fanini con l’annuncio del nuovo accordo di sponsorizzazione con questi marchi.
Ed è così che il team più antico al mondo affianca con orgoglio le aziende fondate e sviluppate da Giorgio Pagani.

Nella fattispecie per Prodir si tratta di un ritorno nel mondo delle due ruote. La Paganipens Sa con sette proprie filiali commerciali in Europa e nel mondo impiega totalmente circa 500 collaboratori di cui 400 in Ticino. Non è nuova a sponsorizzazioni importanti nell’ambito del ciclismo professionistico, essendo stata al fianco, come secondo nome, della Saunier Duval – Prodir, squadra Pro Tour diretta dal manager ticinese Mauro Gianetti.
I marchi Prodir e Premec compariranno entrambi sulle maglie della squadra Amore & Vita, che per le prossime stagioni, si chiamerà Amore & Vita – Prodir.
“Sono davvero fiero di poter ufficializzare questa prestigiosa sponsorizzazione – racconta il patron di A&V Ivano Fanini –: la Pagani Pens Sa, attraverso i marchi Prodir e Premec, sarà il nuovo cuore pulsante della nostra formazione per i prossimi anni e non potrei essere più soddisfatto di così. Il signor Pagani ha dimostrato ancora una volta di avere a cuore il mondo del ciclismo, ambiente da cui era uscito dopo anni per ragioni anche dettate da cambiamenti strategici imposti dal settore in cui Prodir opera. Questa partnership sarà straordinaria anche perché il progetto è quello di crescere insieme e soprattutto, come motto dell’azienda, crescere più forti. Prodir e Premec sono leader in Europa nel settore della produzione di penne personalizzate per conto dei brand più importanti e conosciuti al mondo, presenti in ogni settore. Quindi, avere dalla nostra parte la fiducia di queste aziende e soprattutto quella di Giorgio Pagani, ci infonde una carica incredibile e ci fa guardare al futuro con estremo ottimismo. Inutile infatti dire che se si considera lo scenario economico attuale, l’impegno globale che Prodir e Premec hanno preso con noi, assume decisamente un significato ancora maggiore”.
La passione per le due ruote non è mai scomparsa dal cuore di Giorgio Pagani. “La bicicletta è stata molto di più di un mezzo di trasporto per me – ha spiegato con emozione il fondatore di Prodir e Premec ad Ivano e Cristian Fanini – è stata una vera amica fin dai tempi del dopo guerra, quando ero solo un ragazzino piccolo ed andare in bicicletta rappresentava un evasione, un viaggio con la mente che mi faceva sognare” parole bellissime che hanno colpito molto Ivano e Cristian Fanini”.
“Siamo davvero felici di poter dare ai nostri appassionati e tifosi questa bella notizia – commenta anche il gm Cristian Fanini – con Pagani è nato subito un rapporto di profondo rispetto e stima reciproca. Un feeling immediato non semplice da spiegare a parole. Sono quelle cose che si sentono a pelle sin dal primo istante. E’ come quando capisci subito di essere nel posto giusto al momento giusto. Questa è la sensazione che ho avuto quando l’ho incontrato e seguito con grande ammirazione nella sua azienda, dove passo per passo mi ha mostrato come nascono le sue penne, tutte rigorosamente made in Swiss. Ci ha accompagnati in catena di montaggio, presentandoci le persone che ogni giorno lavorano con entusiasmo al suo fianco. E’ stato bellissimo vedere come vengono create le penne e capire quanta passione e professionalità ogni giorno queste persone mettono nel proprio lavoro. Ho ascoltato Pagani come un allievo ascolta il proprio maestro e sia io che mio padre siamo rimasti talmente colpiti da ogni singolo dettaglio che alla fine gli abbiamo fatto capire a nostra volta, con la medesima passione in cui lui ci insegnava come nasce e viene creata una penna, quanto anche noi ci tenessimo ad averlo al nostro fianco per il futuro di More&Vita. Fortunatamente abbiamo tutti compreso di avere una forte comunanza di visione ed obbiettivi che vanno dalla guerra al doping, alla valorizzazione di nuovi talenti, pertanto è nato questo connubio con la prospettiva di tornare al Giro d’Italia magari entro i prossimi tre anni. Tanto dipenderà dalla credibilità del ciclismo e dall’operato della nuova dirigenza Uci. Altrimenti continueremo come Continental cercando di confermarci come punto di riferimento a livello mondiale in questa divisione”.

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