Imprenditore di Montecarlo alla World marathon challenge

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“Sei un matto”. È questa la frase che Marco Pallini, imprenditore edile di Montecarlo, si sente dire ogni giorno da parenti e amici. Un frase pungente che però riesce sempre a strappargli solo un sorriso e che in realtà nasconde anche tantissima ammirazione. Come mai? Dopo anni di allenamenti e gare in giro per l’Italia e per il mondo il runner lucchese ha deciso di sfidare non solo se stesso ma anche le divinità: a gennaio ha infatti intenzione di partecipare alla World marathon challenge, la maratona più folle e spettacolare del pianeta che in sette giorni consecutivi toccherà tutti e sette i continenti del mondo. Un’impresa epica, quella di Marco, degna dei più celebri miti della letteratura. Un sogno davvero fatto per pochi. Ma la maratona, che in realtà ne comprende sette, non è solo incredibilmente folle: il costo dell’iscrizione, infatti, è di ben 45mila euro. Una sfida costosa a cui però il runner non vuole certo rinunciare: lo scorso 7 maggio sulla piattaforma Ulule è iniziata infatti la sua raccolta fondi che ad oggi conta già 30 sostenitori e donazioni che ammontano a quasi 3mila euro.

“L’anno scorso quando ero in Cina a fare la maratona della Grande muraglia – racconta Marco – ho cominciato a chiacchierare con un gruppo di ragazzi americani che non facevano altro che osannare questa leggendaria Wordl marathon. Un’impresa quasi impossibile che però mi ha allettato tantissimo e da allora non ho mai smesso di pensarci. Quando sono tornato in Italia – continua il runner – ho cominciato a documentarmi e mi sono sempre più appassionato e messo in testa che dovevo farla, dovevo farla ad ogni costo”.
La sua prima maratona è stata proprio quella di Lucca, nel 2015, dopo che ha subito un brutto infortunio al crociato. Un’esperienza che gli ha dato la forza e la voglia di rimettersi in gioco con più entusiasmo di prima, quando la corsa era solo uno sfogo, una passione a cui si dedicava la mattina con le prime luci dell’alba prima di recarsi a lavoro. E dopo il recupero dall’infortunio Marco non si è più fermato: la Cina, Atene, Boston. Una vera e propria rinascita che adesso vuole celebrare diventando il primo italiano al mondo a partecipare alla maratona. A quanto si legge dal sito ufficiale della Wordl marathon, i concorrenti che gareggeranno in questa impresa quasi sovrumana dovranno percorrere 42,195 chilometri e toccheranno città dell’Antartide, dell’Africa, dell’Australia, dell’Asia, Europa, Sud America e Nord America. La prima maratona di questa incredibile sfida si svolgerà sui ghiacciai del Circolo Antartico mentre la maratona finale approderà sulle spiagge della calda Miami. La rotta globale è Novo (Antartide), Città del Capo (Africa), Perth (Australia), Dubai (Asia), Lisbona (Europa), Cartagena (Sud America) e Miami (Nord America). Dopo la maratona iniziale in Antartide, i leggendari concorrenti voleranno in aereo charter per ogni località della maratona in tutto il mondo.
Un’impresa, quindi, che non metterà a dura prova solo il fisico: “Se la raccolta fondi andrà a buon fine – spiega Marco – dovrò allenarmi tanto e con fatica anche a livello mentale. Oltre alla corsa saranno ben 7 giorni consecutivi fatti anche di spostamenti importanti in cui dovrò stare molto in aereo e fare e risfare i bagagli. Ci vorrà davvero una fortissima tenuta mentale a cui, grazie alla mia preparatrice Martina Celi, dedicherò gran parte dell’allenamento”.
“Mi prendono tutti per matto – scherza il runner – ma alla fine sono tutti contenti perché vedono che ci credo davvero. Alla fine mi appoggiano tutti quanti. ‘Sei un matto, mi dicono, ma è proprio una cosa spettacolare’. E per me è una cosa spettacolare per davvero: solo il fatto di partecipare, per me, è importante. Io punto a finirla a costo di arrivare all’arrivo sui gomiti – racconta Marco – ma è bello avere già in partenza l’appoggio di tutti. Credo che questa mia impresa sia una cosa che fa venire voglia di dare una mano, perché oltre al fatto che sarei il primo italiano a partecipare è davvero troppo bella. Ho deciso di cominciare questa raccolta fondi – spiega – non solo per il costo elevato dell’iscrizione ma anche perché non voglio correre da solo: se riesco a coinvolgere tanta gente quando sarò alla maratona tutti coloro che mi avranno aiutato correranno lì, accanto a me. Se dovessi fallire? Non importa – dice Marco – già il fatto di essere stato il primo italiano ad averci provato per me è motivo di grande orgoglio. Un sogno, questo, che spero diventi realtà…io ci provo”.
La raccolta fondi sarà disponibile per 60 giorni, quindi resterà aperta fino al 7 luglio. Potrete trovare questo incredibile runner anche su Facebook e Instagram, alla pagina ‘This is my dream’.
Per fare una donazione, invece, potete cliccare qui. Siete pronti? Lui sì.

Giulia Prete

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