Sono ore di fibrillazione in casa rossonera. Soltanto domani (19 luglio) si conosceranno le decisioni della Covisoc in merito al ricorso presentato in extremis dalla Lucchese – le cui quote adesso sono in mano a Giuseppe Bini – per l’iscrizione al prossimo campionato di serie C. 

Per domani, infatti, è atteso il parere delle commissioni che sarà decisivo sul futuro della società. L’ultima parola però spetterà al commissario straordinario della Figc, Roberto Fabbricini, che ha la competenza sulla concessione delle licenze nazionali e la cui decisione è attesa per venerdì (20 luglio).
Si profilano, dunque, altri due giorni al cardiopalma per la Lucchese, dopo il ‘gran rifiuto’ di Lorenzo Grassini che ha rimesso le quote in mano a Bini attraverso Arnaldo Moriconi di Città Digitali dal quale le aveva acquistate – senza sborsare un euro, ma con la promessa di ripianare i debiti societari. Bini, dal canto suo, ha tentato l’ultima mossa possibile. Un vero e proprio spartiacque per il destino della Lucchese. Ma anche in caso di via libera da Covisoc e Figc, la società – ha già spiegato Bini – dovrà essere ceduta. E a quel punto si aprirà una partita altrettanto difficile. Perché la squadra va praticamente ricostruita.