Pari in Coppa ad Arezzo per l’esordio della Lucchese

Arezzo – Lucchese 1-1
AREZZO: Melgrati, Zappella, Belvisi (43’st Danese), Pinto, Luciani, Foglia, Buglio, Benucci, Keqi (15’st Stefanec), Persano (32’st Brunori), Cutolo. A disp.: Ubirti, Fracassini, Ricci, Choe, Bruschi, Sussi. All.: Da Canto
LUCCHESE: Pagnini, Madrigali, Palumbo, Cardore, De Vito, Palmese (32’st Fazzi), Bernardini, Lombardo, Sorrentino, Provenzano, Bortolussi (37’st Aufiero). A disp.: Aiolfi, Grossi, Isola, Belluomini, Scatena. All.: Favarin
ARBITRO: Feliciani di Teramo (Di Monte di Chieti e Ciancaglini di Vasto)
RETI: 8’pt Cutolo, 24’pt aut. Zappella
NOTE: Ammoniti Provenzano (27’pt), Buglio (41’pt), Lombardo (29’st). Angoli 5-4 per l’Arezzo. Recupero 1° tempo 2’, 2° tempo 4’.

Finisce con un pareggio l’esordio in Coppa Italia di una Lucchese work-in-progress e ancora largamente incompleta. Una partita dai ritmi blandi ma che ha fatto vedere il primo abbozzo di quella che sarà la compagine rossonera. Una squadra tutta nuova con i soli Pagnini, Cardore e Bortolussi fra i confermati a disposizione di Favarin.
Al suo primo impegno ufficiale la Lucchese conferma la sua tradizione favorevole con gli amaranto e per la dodicesima volta consecutiva esce imbattuta da una sfida con l’Arezzo. Favarin può trarre delle indicazioni utili dai ragazzi che lo stanno accompagnando in questi primissimi giorni di ritiro: impegno, voglia, sacrificio, uniti a ordine tattico hanno permesso alla Lucchese di non soffrire più del lecito con gli amaranto. L’ultimo arrivato Sorrentino si è messo in evidenza costringendo Zappella ad un’autorete nel tentativo di contrastarlo di testa in area ed è sua la conclusione più insidiosa nell’arco della ripresa, nella quale l’inoperoso Pagnini, mai chiamato in causa, ha corso un solo pericolo su un incornata di Belvisi.
Serata calda ad Arezzo con spalti deserti, ma i tifosi della Lucchese ancora una volta ci sono nella curva riservata alla tifoseria ospite. Basta trovare uno spazio fuori area ad Aniello Cutolo, all’8′, per indirizzare dove vuole il suo sinistro maligno da destra. Palla che si infrange sul montante alla destra di Pagnini per poi adagiarsi in rete, non ci può essere miglior modo per festeggiare il rinnovo di contratto.
I ritmi sono tutt’altro che vertiginosi, non ci si danna l’anima. L’Arezzo ha molte defezioni, per la Lucchese è il primo test dopo sei giorni di preparazione. Rischia ancora la squadra in maglia in completo bianco, cioè la Lucchese, dieci minuti dopo: Zappella va via a destra e propone un centro basso che di prima intenzione Persano corregge sul fondo. La prima volta che la Lucchese spedisce la palla in area raggiunge la parità. Bello lo spiovente di Bortolussi sul quale Sorrentino prova a svettare di testa, ma è decisiva l’incornata di Davide Zappella con il laterale amaranto (stasera in arancione) che infila il proprio portiere.
Prova a replicare subito l’undici di Dal Canto ma il tentativo di Benucci è sporcato in angolo quel tanto che basta e il corner che ne scaturisce è disinnescato da Pagnini sull’incornata di Persano. È l’ultimo sussulto della prima parte di gara, caratterizzata nel finale dall’infortunio occorso a Bortolussi, costretto ad una vistosa fasciatura e che lascia per quattro minuti i suoi in dieci. 
Persano inaugura la seconda frazione con un’incornata di poco fuori su centro di Zappella. Lo stesso avanti locale è contrato da Palmese in angolo su un suggerimento sotto misura di Cutolo. Al 19’ del secondo tempo l’unico intervento della ripresa, e per lui di tutta la gara, Melgrati lo compie tuffandosi a sinistra su rasoterra secco di Sorrentino. I ritmi non sono alti e ci sarebbe da meravigliarsi per il contrario. Ci pensa il sinistro vellutato di Cutolo a imbeccare sempre di testa Persano il quale a 20 minuti dalla termine indirizza sopra la traversa. Dopo la mezz’ora Cutolo approfitta di una sbavatura rossonera a metà campo per provare il tiro da destra trovando solo l’esterno della rete.
Con l’ingresso di Fazzi, Favarin ridisegna l’assetto: Lombardo prende il posto del difensore Palmese, Palumbo scala in difesa a destra, Madrigali sul versante opposto, Fazzi viene impiegato come laterale destro di centrocampo, cercando di dare vivacità all’azione della Pantera. Lo stesso Palumbo a due minuti dalla fine si immola su Cutolo e sul corner che ne scaturisce Belvisi va più in alto di tutti svetta indisturbato ma spedisce fuori, l’unico vero pericolo della seconda parte.
Giancarlo Favarin trarrà le sue considerazioni dopo questo primo impegno ufficiale, lascia la Città della giostra con una certezza che i suoi lo seguono. Da vedere, invece, come proseguirà la manifestazione, se con la gara di ritorno al Porta Elisa o se con l’inserimento di un’altra formazione per realizzare un triangolare. Misteri del calcio d’estate.

Andrea Signorini

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