Sconfitta interna con l’Arezzo per la Lucchese Berretti

Lucchese – Arezzo 0-3
LUCCHESE: Scatena, Muratore (1’ st Merlino), Nieri, Menapace, Della Morte, Isola, Bachini, Ferraro (25’ Zocco), Aufiero (30’ st Iardella), Rossi (1’ st Sturba), Fazzi (25’ Guzzo). All. Vannini.
AREZZO: Ubirti, Ruscetta, Artini, Verdelli, Nieri, Cecci, Sussi, Minocci, Caselli, Finocchi, Fontana. All. Longo.
ARBITRO: Tesi di Pistoia.
RETI: 28’ pt e 45’ pt Caselli, 33’st aut.Merlino

Sconfitta interna per la Berretti della Lucchese, che cede 3-0 all’Arezzo nel match disputatosi questo pomeriggio (27 ottobre) all’Acquedotto. I rossoneri di mister Marco Vannini giocano una buona gara insufficiente tuttavia ad evitare questa pesante battuta d’arresto. Gli ospiti passano in vantaggio al 28’ con Caselli, bravo a sfruttare un cross di Fontana. Il raddoppio arriva allo scadere del primo tempo sempre con Caselli, questa volta di testa sugli sviluppi di un calcio d’angolo.
Nella ripresa entrano subito Merlino e Sturba, rispettivamente al posto di Muratore e Rossi. I rossoneri cercano subito di accorciare le distanze e si riversano in avanti, creando diverse occasioni da gol, non sfruttate a dovere. Nel momento migliore dei padroni di casa, arriva il terzo gol dell’Arezzo, che è una vera e propria doccia fredda. Cross dell’incontenibile Caselli, malinteso tra Scatena e Merlino che nello spazzare via mette la palla calcia nella propria porta. Si chiude così una gara per gran parte ben giocata dai rossoneri ma che alla fine ha visto gli amaranto aretini portare a casa i tre punti.
“La gara – ha commenato mister Marco Vannini – è stata decisa da tre episodi che ci hanno condannato. Un vero peccato perché avevamo preparato bene questo confronto. Abbiamo fatto una delle migliori prestazioni di queste prime giornate. I ragazzi soprattutto nel secondo tempo hanno giocato molto bene e siamo riusciti a creare tre – quattro occasioni dal gol che non siamo stati bravi a sfruttare nel migliore dei modi. Rimaniamo con l’amaro in bocca per un passivo così pesante che non meritavamo”.

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