Lucchese pari con Alessandria, Favarin perde la testa

Lucchese – Alessandria 2-2
LUCCHESE: Falcone, Lombardo, Martinelli, Gabbia, Favale, Bernardini (77′ Di Nardo), Mauri, Zanini (46′ Greselin), De Feo (46′ Provenzano), Sorrentino (46′ Isufaj), Bortolussi. A disp: Bacci, Scatena, Madrigali, Cardore, Greselin, Provenzano, Santovito, Di Nardo, Palmese, De Vito, Isufaj, Baroni. All: Favarin
ALESSANDRIA: Cucchetti, Prestia, Panizzi (46′ Sbampato), Agostinone, Sartore, Gatto, Checchin (75′ Chiarelli), Bellazzini (82′ Gazzi), Gemignani (68′ Badan), De Luca (75′ Akkamadu), Coralli. A disp: Pop, Sessa, Zogkos, Santini, Gerace, Sbampato, Akkamadu, Badan, Gazzi, Chiarello, Rocco. All: D’Agostino
ARBITRO: Nicola Donda di Cormons (Salama di Ostia Lido e Catucci di Pesaro)
RETI: 9′ Gemignani, 31′ Bellazzini, 48′ Isufaj; 92′ Provenzano
Espulsi: Favarin, Mancino
NOTE: Ammonito Santini, Isufaj, Baroni

La Lucchese si sorprende ancora una volta bella a metà: regala il primo tempo, domina in lungo e largo il secondo e riprende due gol all’Alessandria: 2-2 al Porta Elisa.
La prima chance la confezionano i rossoneri: gioiello su piazzato dal limite di Lombardo, ma Cucchietti la toglie letteralmente dall’angolino alla sua destra. E’ un fuoco di paglia però, perché l’Alessandria passa all’11: dopo una paratissima di Falcone su destro a botta sicura di Sartore la palla viene scodellata in mezzo, dove Gemignani si inventa una girata al volo che finisce sotto l’incrocio. Reazione Lucchese intorno al ventesimo, con un destro di De Feo alto di un paio di metri sopra la traversa. I rossoneri si sforzano di incartare azioni incisive, ma le velleità di Bortolussi e compagni si infrangono sovente all’altezza dei sedici metri avversari. Così l’Alessandria guadagna aspetta e riparte con rapidità e malizia, trovando addirittura il raddoppio – è da poco scoccata la mezz’ora – con il tap in di Bellazzini da due metri, dopo che Falcone aveva respinto un destro di Sartore. Ora la Lucchese rischia l’imbarcata: invece di rimettersi in piedi, subisce ancora l’iniziativa ospite e, un pugno di minuti più tardi, serve ancora un Falcone in versione superman per dire di no ad un colpo di testa di Coralli. Sprofondo rossonero, dunque, in un primo tempo per lunghi tratti passato in balia dei grigi di mister D’Agostino, formazione nemmeno cugina di secondo grado della corazzata che soltanto un paio d’anni fa se la giocava per l’accesso diretto in B. La Lucchese rischia di capitolare pure nel recupero della prima frazione, quando la difesa – versione statuine di sale – costringe ancora una volta Falcone ad un superlavoro per sbrogliare prima su Sartore e poi su Coralli.
Favarin capisce che, oltre ad una strigliata, serve cambiare in blocco: dentro Greselin, Isufaj e Provenzano (per Zanini, Sorrentino e De Feo). Una mossa premiante, perché al 48’, dopo un clamoroso palo colpito proprio da Provenzano e Isufaj a ribadire in rete, accorciando le distanze. Il piglio dei rossoneri ora è completamente diverso: pressing, rabbia ed agonismo a tutto campo. Nel riversarsi in avanti, però, la Lucchese presta anche il fianco alle ripartenze avversarie, potenzialmente mortifere. Come al decimo della ripresa, quando Bellazzani, solo davanti a Falcone, tenta un pallonetto che esce di una manciata di centimetri.
I rossoneri spingono senza soste, alla ricerca del pareggio, ma l’Alessandria si salva in extremis, sbrogliando una mischia furiosa in area, ad un paio di metri dalla porta, sugli sviluppi di un corner.
Ancora forcing Lucchese con la trama Favale – Provenzano che termina con la conclusione volante del dieci, fuori di mezzo metro.
Adesso è un monologo rossonero: giocata pazzesca di Bortolussi nel cuore dell’area avversaria e palla soltanto da spingere per Greselin, che viene anticipato sulla linea di porta. Punzione di Lombardo alla mezz’ora: Isufaj anticipa di testa Cucchietti, ma la palla si alza sopra la traversa. Favarin prova a mettere ancora più pressione all’Alessandria – che nel frattempo ha cambiato tre uomini – inserendo anche il nuovo arrivo Di Nardo, al posto di Bernardini. C’è soltanto una squadra in campo ed ha le strisce rossonere: sull’asse Provenzano – Favale vengono sfornati due cross, ma Bortolussi alza la mira di testa in entrambe le occasioni. Fischi a manovella nel frattempo per Cucchietti, il teatrale portiere ospite, pronto ad accasciarsi ad ogni occasione, oltre a rimettere ogni pallone utilizzando almeno quaranta secondi, senza che l’arbitro lo ammonisca mai. A cinque dalla fine lo sforzo diventa enorme: prima un destro a giro di Greselin parato miracolosamente, poi un colpo di testa di Mauri respinto sulla linea. Ennesima chance al 90’: punizione dal limite di Lombardo, respinta. Poi, nei sei di recupero, ecco che la legge del contrappasso calcistico si decide finalmente a punire gli ospiti, imbarazzanti per antisportività: al 92’ Provenzano gira in rete un pallone vagante in area, per il 2-2 rossonero. Nel finale, però, succede di tutto: la panchina ospite provoca mister Favarin, espulso, che nell’uscire dal campo sembra perdere la ragione, rifilando una testata ad un componente dello staff ospite, anche lui espulso, che finisce a terra. In campo volano spinte e schiaffi, per un finale indecoroso. Favarin si è poi difeso: “Hanno insultato me e la Marcella Ghilardi e ci hanno sputato”.
Bene il pareggio, ma c’è da chiedersi cosa sia rimasto, anche oggi, in fondo agli occhi di un bambino al Porta Elisa.

Negli highlights di Eleven Sport l’episodio della testata di Favarin

 

Paolo Lazzari

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