Pietrasanta 1911, dopo il ko ai playout si chiude la storia biancoceleste

Termina con una rocambolesca retrocessione la storia del Pietrasanta Calcio 1911. All’indomani del ko, infatti, il presidente Ciaponi annuncia la fine dell’avventura con una lunga nota sui social.

“Un episodio – dice – dieci secondi, l’ennesimo rigore contro e si consuma la nostra storia. Eravamo partiti in silenzio nel 1998 dal fango di un campo di seconda Categoria; poi il prikmo sintetico della zona, tanto voluto dall’allora sindaco Mallegni, che noi ripagammo con due vittorie in successione, per approdare al campionato di Promozione. Eravamo l’As Marina di Pietrasanta. Poi la voglia di crescere ancora. Era il 2006, diventiamo il Pietrasanta Marina. Subito Eccellenza, 10 cdi grande calcio, sempre da protagonisti, il centenario nel 2011 celebrato dall’allora Sindaco Lombardi e dall’amico Lazzerini ed il culmine con le finali nazionali di Eccellenza del 2014”.
“Decidemmo allora – prosegue il presidente – di tornare all’antico, ci spogliammo dei nostri ricordi e consegnammo la nostra storia alla città di Pietrasanta, intendendo abbracciare un consenso più ampio e regalando ai pietrasantini quello che la chiusura dell’allora Versilia 1998 aveva interrotto: il Pietrasanta Calcio 1911. Nel 2017 scendiamo incredibilmente in Promozione. Proponiamo all’allora primo cittadino un meraviglioso connubio con gli amici del Seravezza (che stanno dimostrando di cosa sono capaci), offrendo un settore giovanile targato Pietrasanta ed una prima squadra che si sarebbe denominata SeravezzaPozzi Pietrasanta per afrontare insieme il campionato interregionale di serie D. Sui giornali locali, tuoni e fulmini contro l’iniziativa, inneggiando ad un medioevale “Pietrasanta ai pietrasantini”. Da quel momento, tutto e tutti sembrano dimenticarsi degli sforzi sostenuti dall’allora Marina di Pietrasanta, sia in termini economici, sia per aver rinunciato alla propria identità in favore della città di Pietrasanta. Questo il momento chiave, questa la strategia che ci ha visto soccombere non soltanto sui campi di gioco, ma anche sulle scrivanie di chi ci ha condannato. Perdiamo prima la gestione dello stadio comunale, poi quella storica del Marco Pedonese. A nulla sono valsi i nostri ricorsi al Tar. Le nostre motivazioni “paiono dettate da buon senso, ma il Comune ha operato secondo regole”. Ripartiamo con un’altra meravigliosa stagione 2017/18 sfiorando per un nonnulla l’immediato ritorno in Eccellenza. Ed eccoci quest’anno senza più un campo, senza risorse, senza la “mano” che avrebbe dovuto parzialmente colmare le nostre difficoltà nel reperire campi qua e là per allenarci, in un susseguirsi di situazioni difficili, logisticamente inproponibili, con allenamenti a Marina di Massa, oppure al Cinquale o al Pedonese, dove siamo stati accolti con il “fucile puntato” per il pagamento dell’affitto. Già, perché non soltanto abbiamo perso dopo oltre 35 anni la gestione del Marco Pedonese, ma abbiamo anche dovuto lasciare (temporaneamente ?) in uso al nuovo gestore tutti i nostri cespiti (porte, panchine, attrezzature di ristorazione, macchinari per la palestra e per la lavanderia, box, eccetera), pur pagando l’affitto per i nostri allenamenti. A niente sono valse le nostre preghiere al primo cittadino al quale chiedevamo la “mano” suggerita dall’assessore Cosci. Piaccia o non piaccia, la sconfitta non è solo nostra, ma dell’intera comunità alla quale umilmente ci siamo inchinati come portatori di un servizio legato allo sport che tanto amiamo”.
“Piangere ancora non serve – chiude amaro il presidente – Giriamo pagina, in attesa di quell’auspicabile chiamata da parte dell’Ufficio sport, più volte da noi sollecitata, a definizione del dare-avere. Ai mister ed allo staff che hanno lavorato in silenzio, dimostrando serietà e professionalità assoluta in una stagione così difficile, giungano i ringraziamenti più sinceri da parte di chi ha dedicato venti anni della propria vita a questo favoloso sport. Ai giocatori, alle loro famiglie che ci hanno seguito con grande affetto e collaborazione, i nostri più affettuosi abbracci gonfi delle lacrime reciproche versate ieri, al culmine di una gara perfetta che ci vedeva trionfare al 96′ e che dopo ulteriori 40 secondi hanno sancito che l’ennesimo rigore subìto (19esimo della stagione) dovesse sanzionare la chiusura del Pietrasanta Calcio 1911. Ai due Mister Della Bona e Bracaloni, bravissimi e tanto diversi, a tutto lo staff, a Gianni ed Alfredo, agli ottimi giocatori con i quali siamo orgogliosi di aver condiviso gioie e dolori un augurio di pronte rivincite che – anche grazie alla loro giovane età – non mancheranno di certo. A noi “vecchietti” non resta che toglierci qualche sassolino dalle scarpe, in cerca di tornare a fare calcio se, dove e con chi vorrà aprirci le braccia. A tutti i sostenitori, agli amici, ai tifosi, ai dirigenti tutti, ai collaboratori ed agli sponsor, a Vitaliano, Daniele, Rossano, alla mitica Sabrina, a Roberto magazziniere tuttofare, un caloroso ringraziamento per il vostro sostegno. Un grazie speciale e particolare al professor Umberto Lembi, vicepresidente e già insegnante di educazione fisica, ex allenatore di un Pietrasanta vincente degli anni Ottanta, persona di alti valori e competenze. Grazie al mitico portierone Stefano Pardini ed all’eccellente professor Michele Balloni, che siamo certi trarrà vantaggio da questa esperienza per esprimersi laddove la sua professionalità merita di esercitare. Grazie allo storico Moreno Tetti ed al consigliere nonché capitano di otto stagioni, Andrea Peselli. Ad Andrea ed allo staff del ristorante La Buca di Pietrasanta un grazie sincero per averci coccolato nelle due ultime e difficili stagioni. Alle istituzioni sportive, alla Bcvg, a Figc ed Aia ed a tutte le testate sportive, tv e radio che ci hanno seguito con passione e competenza un grazie per averci accompagnato in questo indimenticabile percorso di vita”.

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