Lucchese, buona la prima: 2-0 al Cuneo foto

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Lucchese – Cuneo 2-0
LUCCHESE: Falcone, Favale, Gabbia, Martinelli, Lombardo, Strechie (30′ Bernardini), Mauri, Zanini, Di Nardo (68′ Santovito), Bortolussi, Sorrentino (86′ De Vito). A disp: Aiolfi, Bacci, Del Rosso, Palmese, Isufaj, Fazzi, De Feo, Muratore, Cipriani. All: Langella
CUNEO: Cardelli, Tafa (46′ Spizzichino), Cristini, Santacroce, Said (60′ Arras) Paolini, Ferrieri (46′ Caso), Sulijic, Marin (77′ Celia), Defendi, Emmausso (60′ Jallow). A disp: Gozzi, Spizzichino, Reymond, Scarano, Kanis, Offidani. All: Scazzola.
ARBITRO: De Angelis di Abbiategrasso (Pizzi di Termoli e Zampese di Bassano)
RETI: 2′ Sorrentino, 14′ Zanini 
NOTE: Espulso Bernardini (63′). Ammoniti Paolini, Defendi, Bernardini, Santacroce, Gabbia, Santovito

Rabbia, cuore e orgoglio: la Lucchese resiste per mezz’ora in dieci ed ha la meglio sul Cuneo, affossato grazie alle reti di Sorrentino e Zanini.
Favarin e Langella scolpiscono un propositivo 4-3-3 all’interno del quale trovano spazio dall’inizio Strechie e Di Nardo, mentre De Feo parte ancora una volta dalla panchina. Il Cuneo, abbottonato, abbandona il consueto atteggiamento tattico – il 3-5-2 – per scegliere il classico 4-4-2-.
L’inizio è da incorniciare. Palla al centro e la Lucchese è già in vantaggio: cross dalla destra di Lombardo, sponda di testa di Bortolussi e capocciata di Sorrentino alle spalle di Cardelli. Un incipit migliore di questo sarebbe stato difficile anche soltanto da immaginare. Rossoneri adesso indemoniati, in pressing alto con la bava alla bocca, sospinti da un tifo trascinante. Il Cuneo però non è venuto qui a guardare: al 12’ un cross tagliato di Santacroce attraversa l’area di Falcone, senza che nessuno riesca a deviarlo. Dal brivido al raddoppio: Favale sfonda a sinistra e scarica fuori area per l’accorrente Zanini, che la sistema all’angolino aprendo il piatto sinistro: 2-0 in un Porta Elisa che diventa un catino.
Gli ospiti provano subito a reagire con un sinistro dai sedici metri di Ferrieri, ma la mira è sbagliata di un metro. Cambio incomprensibile alla mezz’ora: fuori Strechie, entrato bene e con verve, e dentro Bernardini: il giovane numero 20 rossonero, uscendo, getta la casacca per terra con un gesto di stizza. Bene coprirsi, ma il trentesimo sembra un momento davvero prematuro per un cambio e, peraltro, Strechie garantiva equilibrio al reparto. Poi la gara scivola verso la fine della prima frazione senza particolari sussulti, eccetto due ammonizioni nel Cuneo, che comincia a diventare nervoso perché le sue trame offensivi si infrangono sul muro rossonero, ed una conclusione a giro di Di Nardo che termina alta.
Due cambi per il Cuneo a inizio ripresa: dentro Caso e Spizzichino, per un atteggiamento più offensivo. Subito Lucchese: Zanini a giro dai trenta metri, ma la sfera si alza di un paio di metri. Altra chance per i rossoneri al 55’, con il piazzato di Lombardo che si infrange sulla barriera. Ancora Zanini al 60’, stavolta da posizione centrale, ma la mira è alta. Il Cuneo replica con una botta dal limite di Paolini, ma Falcone respinge. Ancora due cambi offensivi per il Cuneo, che tenta di accorciare le distanze assumendo un atteggiamento più spregiudicato: dentro Arras e Jallow. Poi – è il 63’ – si consuma la follia di Bernardini: già ammonito, entra in scivolata da dietro su un avversario a metà campo e lascia i suoi in dieci. No, non un cambio lungimirante quello di Langella. Adesso, con mezz’ora da giocare, cambia il registro della gara: la Lucchese si copre subito con Santovito al posto di Di Nardo. Brivido un minuto primo: Falcone mura una conclusione di Arras dall’interno dell’area. Sprint di Caso al 70’: fa fuori tre rossoneri, ma calcia a lato. Il Cuneo, sbilanciato ma forte della superiorità numerica, esaurisce le sostituzioni al 77’, facendo entrare Celia. Accenno di rissa a dieci dalla fine: spinte e strattonamenti in area rossonera: l’arbitro sventola il cartellino giallo per Santacroce e Gabbia. Paratona di Falcone a sette dal termine: il numero 22 rossonero si distende e blocca sul sinistro di controbalzo di Sulijic. La Lucchese adesso deve stringere i denti e, come sempre, getta il cuore oltre l’ostacolo serrando le fila e difendendo il doppio vantaggio con tutti e dieci gli effettivi, salendo e scendendo quasi in modo rugbistico. Un atteggiamento monumentale che fa quasi dimenticare il vantaggio numerico del Cuneo, che fatica tremendamente a trovare spazio. Dentro De Vito per Sorrentino a cinque dalla fine: Langella prova a chiudere ancora di più la porta rossonera. Altro brivido al minuto 88’, quando sugli sviluppi di una punizione per il Cuneo la palla danza paurosamente a due metri dalla porta, prima che Gabbia la calci via. E’ assedio Cuneo nel finale: rossoneri chiusi in area per respingere ogni offensiva, sostenuti dalla Ovest e dal Porta Elisa che ristabilisce metaforicamente la parità numerica. Eroico Favale ad un soffio dal 90’, quando toglie un rigore in movimento all’accorrente Celia. Adesso è una difesa quasi drammatica, con il Cuneo che attacca da ogni lato ed il fortino rossonero chiamato a respingere tutto, anche nei 4’ di recupero. La gente si assiepa alle ringhiere per incitare i ragazzi in maglia rossonera: bambini, anziani, adulti. No, non è una cosa che si vede tutti i giorni al Porta Elisa. Il premio per tanta sofferenza è una vittoria cercata, voluta, conquistata.

Le foto di Andrea Simi

Dopo il 90′
Dopo il successo contro il Cuneo in sala stampa parlano i protagonisti della vittoria rossonera. Il primo è il ds Antonio Obbedio: “Abbiamo dato fondo a energie fisiche e psicologiche. E’ stata una grande vittoria – afferma – e siamo contenti del risultato”. Poi, sul cambio di Strechie, rimasto poco comprensibile: “Se il cambio è stato fatto – afferma – evidentemente il mister aveva le sue ragioni. Siamo arrivati qui con un gruppo ed uno staff straordinario, le scelte non sono mai facili. Alla fine dobbiamo pensare che abbiamo portato a casa un risultato importante, perché abbiamo saputo soffrire. Questa è una squadra che mostra sempre una tenacia ed un ardore incredibile. E’ la prima battaglia di una lunga guerra”.
Sul cambio di Strechie interviene anche Langella: “Abbiamo dovuto adattarlo in un ruolo non suo, poi la partita si è indirizzata bene ed abbiamo deciso di inserire Bernardini, che ha commesso un’ingenuità. Abbiamo fatto un cambio così presto perché nemmeno noi pensavamo di essere così presto in doppio vantaggio”. Poi si pensa già a sabato prossimo: “Mancherà Gabbia e dobbiamo recuperare Provenzano, perché altrimenti non sappiamo cosa inventarci a centrocampo. Siamo in difficoltà dal 28 dicembre scorso, ma i ragazzi stanno rispondendo alla grande. Adesso dobbiamo pensare alla squadra e non ai singoli, perché non è finita qua. Loro sono una squadra importante e proveranno a metterci sotto”. L’unico rammarico di oggi, spiega il mister, è quello di non aver fatto qualche altro gol: “Ma sono contento – spiega – perché hanno lavorato tutti come ci eravamo detti in settimana”.
Quindi il turno di Giulio Favale, estremamente brillante oggi: “Oggi ho corso molto e potevo fare anche gol, ma l’importante è avere vinto. Credo che giocare così tanto mi abbia fatto migliorare, ma ho ancora margini di crescita. La chiusura nel finale? Era importante per mantenere il 2-0, ma tutta la squadra è stata compatta. Adesso ci aspetta il secondo round che sarà una gara a parte”.

Paolo Lazzari

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