Lucchese, niente iscrizione: chiesta deroga

Lo psicodramma all’ultimo atto. La Lucchese non si iscriverà al prossimo campionato di serie C. Ma proseguirà con i ricorsi e le eccezioni, come da mesi a questa parte, presentando un’istanza in deroga per la mancanza di certezze sul ricorso per la fidejussione ritenuta irregolare dello scorso anno pendente davanti al collegio di garanzia del Coni. Lo ha detto a chiare lettere al quotidiano on line Gazzetta Lucchese l’avvocato Angelo Massone.
Ed è l’ultimo atto di una farsa che ha più protagonisti e che viene da lontano, dalla cessione a un euro da Moriconi a Castelli, che mai si è interessato della società fino al fantomatico Josef Ferrando, imprenditore di origine lucchese pronto a sbarcare al Porta Elisa da salvatore, salvo poi scomparire come una nuvola di umidità nel mezzo dell’estate. “Non sarà e non basterà uno stadio a salvare la Lucchese”, commentano intanto il sindaco Alessandro Tambellini e l’assessore allo sport Stefano Ragghianti auspicando dalla società “un progetto serio”. Poi il monito: “Noi non collaboreremo più con questa società”.

Nessuno, della società, per questa vicenda, vuole assumersi le responsabilità. Per la proprietà uscente la colpa principale è della mancanza di possibilità di utilizzare lo stadio, oltre che della difficoltà di procedere per una società in concordato preventivo. Fatto è che non c’è nemmeno una segreteria che possa sbrigare le pratiche e che i soldi per contributi, stipendi non pagati e quant’altro mai si sono visti, anche se chi detiene il bastone del comando continua a dire che, a parte lo stadio, tutto sarebbe a posto.
Ma occorre attrezzarsi per pensare all’immediato futuro. Nuova società, iscrizione in sovrannumero in qualche campionato dilettantistico, una nuova storia da scrivere per i colori rossoneri. Il tempo delle responsabilità e delle colpe, poi, arriverà con la fine ufficiale della storia. Sperando che la prossima sia la rinascita definitiva e solida per il calcio in città.
Dal canto suo il Comune fa sapere che vista la situazione con questa compagine societaria non vuole più collaborare. “Dopo una stagione straordinaria per il valore e l’impegno dei giocatori – commentano sindaco e assessore -, siamo giunti a un punto in cui è doveroso dividere l’affetto ed il rispetto dovuto al simbolo sportivo più antico e prestigioso della nostra città dai fatti e dai risultati conseguenti alle ultime gestioni proprietarie della squadra, che hanno portato alla situazione attuale”.
Poi la stilettata alla compagine societaria: “Nonostante quello che la proprietà (a noi sconosciuta) vuol far credere – aggiungono -, non basterà uno stadio a salvare la Lucchese. Nonostante tutto in il nostro impegno, anche in questi ultimi giorni a cercare uno stadio alternativo al Porta Elisa, la Lucchese potrà salvarsi solo se gli attuali proprietari decideranno di adottare un progetto sportivo a medio / lungo termine definito e sostenibile, a cui un’amministrazione possa dare credito e a cui soprattutto possano dare credito nuovi investitori. Per lealtà verso i tifosi e tutti i cittadini dobbiamo pertanto annunciare che l’amministrazione comunale, dopo essersi lungamente spesa per trovare uno stadio e per risolvere una mole notevole di problemi, non ha più intenzione di collaborare – se non nelle forme minime dovute come istituzione pubblica – con l’attuale proprietà, né con altre persone il cui intento non sia definito, chiaro e pubblico. Come amministrazione abbiamo cercato di ottenere un ricambio proprietario a favore di imprenditori locali i cui intenti fossero cristallini. Il Comune di Lucca, che è fra i creditori della società, non è riuscito ad ottenere adesioni significative. Davanti al tavolo del sindaco si sono sedute una notevole quantità di persone senza tuttavia idee chiare sul futuro della società. Il sindaco fra l’antro non ha mai nascosto le condizioni dello Stadio Porta Elisa e le sue notevoli criticità così come emerse anche dagli studi più recenti. Se l’attuale proprietà non è comunque intenzionata a cedere il controllo della società ad altri porti i libri in tribunale dove finalmente si chiarirà la storia di questi anni. Il Comune è pronto ad accogliere e collaborare con chi si farà carico di proseguire l’eredità e la storia preziosa della Lucchese Libertas 1905 secondo i veri valori dello sport”.

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