Fousseiny, dal Mali alla Garfagnana per correre: quando integrazione fa rima con sport

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Lo sport, si sa, da sempre è veicolo di integrazione e strumento volto a far incontrare e sfidare i popoli. Sfide che finiscono quasi sempre con abbracci e strette di mano. Anche in Garfagnana questa pratica non è da meno e nelle varie associazioni sportive si sono negli anni integrati ragazzi con storie diverse provenienti da varie parti del mondo. In tutto questo, protagonista è la corsa. Fousseiny, giovane ragazzo del Mali arrivato lo scorso agosto con una bagnarola a Lampedusa, è oggi ospitato, assieme ad altri connazionali, presso l’agriturismo Borgo Baia di Camporgiano (sotto un progetto gestito dal Consorzio So.&Co. e affidato alla cooperativa sociale Odissea). Appena sbarcato e ripreso dal lungo viaggio Fousseiny ha da subito manifestato la sua voglia di sport passando ore ed ore a correre sulle strade del paese, tanto che è stato presentato a Graziano Poli, presidente del Gruppo Podistico Parco Alpi Apuane. Questo gruppo ha accolto a braccia aperte il profugo, aiutandolo nei programmi di allenamento e fornendogli le attrezzature sportive idonee a continuare la sua passione. A seguito di questo gesto, i richiedenti asilo hanno voluto sdebitarsi, in modo volontario, rimettendo in sesto gli spogliatoi della società sportiva.

Un segno di gratitudine davvero importante in questi momenti di crisi e grande intolleranza: “Un gesto che fa vincere tutti e rende ancora una volta lo sport, e la corsa in particolare, il tramite ideale per riscoprire valori profondi e fondamentali, per riscoprire l’umanità” commenta Graziano Poli. Valerio Bonetti, presidente della cooperativa Odissea, aggiunge dal canto suo “Da anni lavoriamo con i richiedenti asilo politico cercando di stimolare in loro un approccio attivo verso la comunità che li ospita. Ci adoperiamo affinché questi progetti crescano al meglio e lascino un forte segno, sia nel territorio sia nei migranti, per questo poniamo il massimo della cura nel nostro lavoro e quello che sta succedendo in Garfagnana è una piccola ma significativa vittoria per noi”. Ricordiamo che i profughi ospitati presso l’agriturismo Borgo Baia di Camporgiano e sbarcati sulle coste sicule sono richiedenti asilo politico. In fuga da guerre, violenza e povertà questi ragazzi vengono ospitati in strutture di accoglienza così come previsto dalla Convenzione di Ginevra.

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