Repubblica Viareggina, presidio per i beni comuni

Sabato (9 gennaio) Repubblica Viareggina è scesa in piazza in difesa dei beni comuni con un presidio in zona mercato per solidarizzare con sfrattati e disoccupati, per difendere l’ambiente e dire no alla svendita del porto. Assieme alla portavoce Luna Caddeo una quindicina di attivisti hanno distribuito centinaia di volantini.

Tanti i temi affrontati, dal sociale al lavoro, dalla sanità, al territorio al porto. “Come Repubblica Viareggina – si legge nel volantino – ci opponiamo con determinazione alle scelte liberiste del governo Renzi, del presidente della regione Rossi e del sindaco di Viareggio Del Ghingaro. Abbiamo inoltre proposte concrete per la città Occorre che nel bilancio comunale siano previsti progetti e investimenti pubblici per dare la dignità del lavoro ai disoccupati. Posti di lavoro potrebbero essere recuperati con quella manutenzione concreta e diffusa che nessuno fa”. Sulla sannitàè categoria la bocciatura della riforma Rossi: “La legge regionale sulla sanità di Rossi e della Saccardi – prosegue Repubblica Viareggina – accentra i poteri, riduce le risorse e allontana i servizi e l’assistenza. A causa della povertà crescente non ci si cura più e non si fa più prevenzione. Non è vero che si spende troppo nella sanità. Anzi, per l’invecchiamento della popolazione, sarebbe necessaria una spesa superiore. La cosa, però, gravissima è il fatto che Rossi ha scippato i cittadini del referendum abrogativo non tenendo conto delle oltre 55mila firme raccolte. Un vero schiaffo alla democrazia”.
“Abbiamo il diritto – è l’elenco delle richieste su ambiente e salute – di vivere in un ambiente sano dove sia garantita la qualità delle acque, dell’aria, della terra. Per questo diciamo di no all’esposizione ai campi elettromagnetici, si ad un nuovo piano della telefonia mobile, no allo smog, no alla circolazione di auto nel centro cittadino, no alla cementificazione selvaggia. Si al recupero e alla valorizzazione del patrimonio esistente. Vanno, inoltre, aumentate le piste ciclabili e pedonali, e serve una maggiore cura degli spazi verdi”. 
Dure critiche anche sull’emergenza abitativa: “L’amministrazione Del Ghingaro – dice Repubblica Viareggina –  non solo non ha risolto l’emergenza abitativa ma rischia di aggravarla volendo svendere parte del patrimonio. Pensiamo che vada chiesta al prefetto la proroga degli sfratti per almeno un anno, chiediamo all’amministrazione di regolarizzare le case recuperate da occupazioni attraverso affitti calmierati. Chiediamo, inoltre, un serio piano casa che preveda l’utilizzo del patrimonio pubblico e privato lasciato in stato di abbandono”.
Infine basta privatizzazioni. “I beni comuni della città – conclude il movimento – non devono fare gli interessi di pochi ma di tutti. Il porto è stato in passato una fonte di ricchezza per la città e deve rimanere proprietà dei viareggini”.

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