Terre Medicee, Tarabella difende il bando per l’ufficio stampa

Assoluta trasparenza della procedura e degli atti, compiuti dietro indicazione dell’Ordine dei giornalisti. E’ questa la risposta che il sindaco di Seravezza, Riccardo Tarabella dà,  a seguito dell’interrogazione dei consiglieri regionali Giovanni Donzelli (Fratelli d’Italia) e Elisa Montemagni (Lega Nord) sul bando per l’ufficio stampa della Fondazione Terre Medicee.

“Non sorprende – esordisce il primo cittadino – come la prima preoccupazione dei due consiglieri regionali sia stata quella di interpellare la Regione e, soprattutto, di darne sollecito conto alla stampa, piuttosto che informarsi nell’ente direttamente interessato – la Fondazione Terre Medicee – che avrebbe potuto dare tutti i riscontri del caso e rassicurare sulla corretta procedura del bando. Ma tant’è, abbiamo capito da tempo, anche dall’atteggiamento di chi localmente rappresenta le due forze politiche – attacca il primo cittadino – che la ricerca della verità e del chiarimento in certi casi è l’ultima delle preoccupazioni. A questo punto, visto che è stato interpellato il presidente del consiglio regionale, provvederò a far inoltrare a lui stesso, perché ne abbia ampia piena conoscenza e contenuto, tutta la documentazione relativa al bando. Nel frattempo desidero però anticipare alcune delle informazioni che trasmetterò alla Regione. Il bando per l’ufficio stampa della Fondazione Terre Medicee è stato ripresentato a seguito di un confronto con l’Ordine Regionale dei giornalisti e proprio con la volontà di portare a compimento la procedura nel modo più corretto. Nella prima stesura del bando l’Ordine aveva infatti ravvisato un passaggio non del tutto corretto riguardante i compiti da assegnare all’ufficio stampa (nello specifico, essi devono essere esclusivamente di tipo informativo). L’Ordine ha suggerito quindi di modificare il testo e di ripresentare il bando, dando così a tutti la possibilità di partecipare, anche a coloro che a causa della precedente formulazione potevano aver rinunciato a farlo. Ed è ciò che la Fondazione ha fatto. Peraltro l’Ordine dei Giornalisti non ha ravvisato nel bando nessuna altra incongruenza. Siamo quindi confortati che la procedura si concluda in modo positivo. Ringrazio l’Ordine dei giornalisti per averci dato l’opportunità di mettere a punto il bando e ringrazio allo stesso modo coloro che hanno stimolato l’interessamento dell’Ordine. Aggiungo qualche brevissima riflessione. Innanzitutto – prosegue Tarabella – e non mi riferisco solo a Donzelli e Montemagni, ma anche a tutti i consiglieri comunali di opposizione Giorgi, Greco, Mattei, Cavirani e Luisi, che stanno seguendo da vicino la vicenda, rilevo quanto battagliare contro un ufficio stampa sia un atteggiamento di piccolo cabotaggio e di limitatissime vedute. Cagionevole per chi lo cavalca in questo modo tutto di pancia dimostrando i limiti di una visione di confronto sui mezzi anziché sulle cose da fare. E qui i mezzi non si discutono, si mettono in campo, ancor più se si tratta di mezzi professionali. Pensare che un ente come la Fondazione Terre Medicee e un Comune come quello di Seravezza non debbano avvalersi di strutture professionali per informare circa le proprie attività è letteralmente fuori del tempo. Limitandoci alla Versilia, non esiste ente di questo tipo e di questo livello che non sia dotato di un ufficio stampa. E del resto la stessa Fondazione Terre Medicee si avvale da anni (fin dai tempi in cui Giorgi era assessore e forse anche prima) del supporto di un ufficio stampa esterno. L’incarico è scaduto lo scorso luglio e il nuovo consiglio di amministrazione della Fondazione ha provveduto a fare un bando per incaricarne uno nuovo. Massima linearità d’azione, mi pare, anche dal punto di vista procedurale: scaduto un incarico se ne affida un altro, e si sceglie la formula trasparente del bando per farlo. Tutto qui. Così difficile capirlo?”.

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