Cristicchi presenta il suo libro alla Gamc di Viareggio

“La verità è che non so più chi sono dopo aver incontrato David Lazzaretti. I suoi occhi mi perseguitano, la sua voce mi accompagna a ogni passo. Ci siamo sfiorati per pochissimo tempo, un istante. E all’inizio pensavo di avere davanti un barrocciaio ignorante a cui aveva dato di volta il cervello. Lazzaretti ha devastato ogni mia certezza, annichilendo in me tutto ciò che ritenevo importante. Per questo ho cominciato a scrivere. Per raccontare una morte. E una vita che è iniziata nell’istante esatto in cui ci siamo sfiorati. Ma non pensate a me come un uomo saggio. Io sono solo un soldato, obbedisco agli ordini. E io, David Lazzaretti, l’ho ammazzato. Ma al posto suo, il 18 agosto 1878, ai piedi del Monte Labbro sono morto io”. Venerdì (7 aprile) alla Galleria d’arte moderna e contemporanea Simone Cristicchi presenta il suo libro (Il secondo figlio di Dio. Vita, morte e misteri di David Lazzaretti, il Cristo dell’Amiata. Mistico, visionario, ed eretico, Mondadori editore) e racconta l’incredibile storia di David Lazzaretti, il mistico ed eretico cristiano che all’alba delle prime luci repubblicane sull’Europa fondò la Chiesa Giurisdavidica. Dopo aver narrato la fantasia dei matti, il coraggio dei soldati italiani in Russia e l’esodo degli italiani d’Istria, il Cant-attore romano riporta alla luce una vicenda meravigliosa e coinvolgente, intrisa di utopia e spiritualità, sporca di sangue e misteri ancora da chiarire. L’appuntamento, ad ingresso libero, è per le 17,30. Modera l’incontro Adolfo Lippi.

David Lazzaretti nacque nel 1834 ad Arcidosso, sul Monte Amiata, in una Toscana matrigna e madre, terra di indigenza e sfruttamento, più vicina al Medioevo che al Rinascimento. Barrocciaio per necessità, fin da ragazzo venne assalito da febbri e visioni mistiche che lo portarono a elaborare un personalissimo percorso spirituale nel seno della chiesa cattolica. Il simbolo della sua misteriosa missione era formato da due C contrapposte con la croce nel mezzo, come l’annuncio di un nuovo Cristo in arrivo.
La sua predicazione richiamò migliaia di persone tra la Toscana e la Sabina, organizzati in una convivenza armoniosa che richiamava le prime comunità cristiane, in cui solidarietà, uguaglianza e istruzione erano le fondamenta, e il lavoro in comune un mezzo per elevare lo spirito. Se da una parte fu perseguitato dalla Legge e considerato un pazzo sovversivo, dall’altra l’Uomo del mistero conquistò seguaci e protettori tra nobili intellettuali e alti prelati – anche in Francia dove vennero pubblicati i suoi libri – godendo del sostegno sia di Don Giovanni Bosco che del pontefice Pio IX. Ma il suo messianesimo intriso di ermetismo e il carattere inedito e rivoluzionario della comunità Giurisdavidica misero in allerta sia la Chiesa di Roma che il neonato Stato  Italiano, i quali per la prima volta si trovarono in accordo. Il 18 agosto del 1878, la pallottola di un carabiniere pose fine alla sua esistenza. Ne Il secondo figlio di Dio Cristicchi si infila nei panni del cecchino, Antonio Pellegrini. Perseguitato dagli occhi della sua vittima e dai rimorsi di coscienza, Pellegrini cerca e trova l’anima di una personalità complessa, immergendosi in una vicenda ricca di inquietanti coincidenze, intrighi di potere tra massoneria, esoterismo e ambigui salotti vaticani. Santo, eretico, pazzo o precursore, David Lazzaretti arrivò troppo tardi in un mondo troppo vecchio che non comprese la portata del suo messaggio universale: un uomo troppo scomodo perché potesse continuare a vivere.

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