Insieme per Crescere: “Peracetico è stato un fallimento”

“In un percorso che voglia essere virtuoso verso la rappresentanza dei cittadini, ci siamo chiesti, in estrema sincerità, se alla base della dissimulazione delle proprie responsabilità vi fosse un criterio di buona politica che non comprendevamo, per quanto riguarda l’amministrazione e l’inopportuno trattamento a base di acido peracetico”. A parlare è la lista Insieme per Crescere per Bertola sindaco, che sul tema della balneazione torna nuovamente all’attacco.

“Come noto – si aggiunge – i risultati della prima tranche di sperimentazione sono stati rivelati da Giorgio Del Ghingaro, sindaco di Viareggio, il quale, magari anche per ragioni politiche che ai cittadini poco interessano, ha successivamente rincarato, con ulteriori prese di posizione; ciò, tuttavia, nulla toglie alla veridicità delle argomentazioni da lui espresse e gli va dato il merito di aver informato i cittadini di Camaiore fornendo un indubbio contributo di trasparenza. Va rimarcato che sta emergendo una preoccupante inefficacia per quanto riguarda l’acido in questione e che l’attuale sindaco Del Dotto si è incomprensibilmente impuntato per questo trattamento, costato un ‘occhio dalla testa’ in termini di finanza pubblica; nelle sedi dove poteva ottenere una ristrutturazione del sistema delle fognature di Lido, vero cuore del problema, egli si è invece lucidamente disimpegnato delegando spesso un assessore, quando invece sarebbe stato fondamentale pretendere soluzioni tempestive forti della Legge Regionale 69/11”.
“Tutti – prosegue la nota – avranno notato che l’argomento è molto tecnico; questo fatto comporta solitamente il sorgere delle più comuni (ma impercettibili) strategie di disinformazione, ad esempio chiamando in causa le amministrazioni precedenti. Dato il costo spropositato di questa sperimentazione è comprensibile, per ragioni di propaganda, che chi amministra cerchi di deresponsabilizzarsi ma per fornire un contributo tangibile di onestà ai cittadini è giusto riportare la questione su un piano di realtà (obbligatorio quando il tema è il territorio). La Fossa dell’Abate fu classificata come scarsa solo nel 2010 Bertola quindi ebbe poco più di un anno per elaborare una linea di intervento. In questi cinque anni di amministrazione Del Dotto, anni in cui il fenomeno dei divieti si è fatto consistente, una volta compreso che il punto focale dell’emergenza risiedeva nella completa ristrutturazione del sistema fognario di Lido, il sindaco avrebbe potuto ottenere da Gaia un intervento risolutore agendo nelle Conferenze territoriali, al fine di garantire ai propri cittadini buoni servizi, dato che li pagano e visto che nella bolletta la voce “fognatura” è la più consistente. Non dimentichiamo che Camaiore, dal punto di vista idrico, è un punto di riferimento straordinario per le altre realtà comunali e la Versilia ha un grosso peso in Conferenza Nord (quella riguardante Gaia, di cui Camaiore è per giunta socio). Gli strumenti previsti dalla Legge Regionale 69 del 28 dicembre 2011 prevedono in primo luogo un intervento nelle situazioni di effettivo disagio e Lido di Camaiore versa in una emergenza a tutti gli effetti (al netto dell’importanza turistica della nostra costa che rende ancor più urgente una pronta risoluzione). A completare il quadro, poco conosciuto da larga parte della cittadinanza, l’attuale amministrazione ha appoggiato il recente aumento delle tariffe ignorando le proteste dei cittadini ed ha latitato colpevolmente perfino sull’accordo programma del 2014 che prevedeva controlli approfonditi per quanto riguarda gli allacci abusivi; tale linea di intervento avrebbe potuto essere risolutiva. Chiediamo quindi agli stessi cittadini di condividere, vicendevolmente e capillarmente, questi aspetti al fine di contrastare una eccessiva disinformazione spesso basata su rapporti di fiducia, costantemente traditi in forma strisciante, che non hanno altro risultato che una riduzione del benessere collettivo”.

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