Baldini: “Vendita del Principino buona notizia per Viareggio”

“Di fronte al Principino chiuso e abbandonato a se stesso da quasi due anni, la notizia dell’acquisto dell’intera struttura da parte di importanti imprenditori che promettono di investire e di rilanciarlo non può che essere una buona notizia per Viareggio”. Apre così la nota di Massimiliano Baldini, capogruppo Movimento dei Cittadini per Viareggio e Torre del Lago Puccini che sostiene, inoltre, che la notizia sia largamente apprezzata.

“Lo dico con ferma convinzione – continua Baldini – e mi auguro che l’entusiasmo di chi si è reso protagonista dell’operazione possa, presto, trasformarsi in fatti concreti, positivi per la città. Sotto questo profilo, almeno fino a prova contraria, per quanto ci riguarda raccogliamo con favore la richiesta di sostegno che proviene da Brunetti e Bogazzi perchè credo che questo debba essere lo spirito giusto che i viareggini devono avere nell’approcciarsi a questa nuova importante avventura che coinvolge uno dei gioielli più importanti dell’intera Versilia”.
“Del resto – scrive il capogruppo – il punto di partenza, la riflessione di fondo da farsi, non può essere che quello della definitiva chiusura della stagione ‘pubblica’ del Centro Congressi e dell’annesso stabilimento balneare, per tornare al privato, per tornare all’antico. Una riflessione che non può non avere connotati di sofferenza, sia perché la decisione dell’acquisizione al Comune della struttura segnò un momento particolarmente travagliato per la nostra comunità, sia perché gli insuccessi della gestione da parte delle amministrazioni comunali che si sono susseguite negli anni non possono che farci pensare riguardo il modo in cui non si è riusciti a tutelare il bene pubblico, i soldi pubblici ed anche, seppur in parte, alcune professionalità ed esperienze significative maturate in questi anni nell’attività del Principino”.
“Diversa invece – spiega – la valutazione dell’operato dell’amministrazione Del Ghingaro, certamente negativa anche in questa occasione. Il sindaco e la sua giunta hanno dimostrato di non avere un piano strategico e di procedere a vista con dichiarazioni, anche in consiglio comunale, fatte a spot, prive di concretezza e poi puntualmente smentite dai fatti. Il sindaco, infatti, aveva dichiarato di essere in grado di salvare i beni pubblici della Patrimonio mediante diverse strategie e soluzioni giuridiche che stanno puntualmente fallendo. La curatela fallimentare, a dispetto di quanto sostenuto da Del Ghingaro, ha ritenuto i beni acquisibili al fallimento ed ha proceduto a venderli, forte anche del rigetto del reclamo del Comune da parte del tribunale Fallimentare di Lucca. Della soluzione concordato fallimentare, poi – aggiunge Baldini – si è perso le tracce ed anche il minacciato ricorso in Cassazione, sbandierato in Consiglio comunale con l’intento dichiarato di far desistere il curatore dal vendere, non solo non ha avuto tali auspicati effetti ma non potrà nemmeno invalidare le operazioni già concluse con gli acquirenti (e sottoposte al solo benestare della Soprintendenza) per principio e norma di salvaguardia stessa della procedura, come ben noto proprio a Viareggio nel caso della Sec”.
“Purtroppo – conclude il capogruppo – a poco serve la saggezza di chi, come noi, può dire l’avevamo detto, avevamo ragione, però è evidente che l’intera strategia del sindaco Del Ghingaro e dei suoi assessori riguardo i temi economici del Comune – ripianamento del dissesto, sistema delle partecipate etc continua a fare acqua da tutte le parti. Nel settembre 2015, a Villa Argentina, ‘stavamo per uscire dal dissesto’; su Viareggio il Ministero avrebbe dovuto far piovere milioni e milioni; le nostre strutture pubbliche più prestigiose, malgrado il fallimento della Patrimonio, sarebbero state salvate. Evidentemente, nei tanto millantati contatti con il curatore Bellomo e con Verde al ministero, ‘venduti’ a più riprese per rassicurare i Consiglieri di maggioranza ed il proprio elettorato, qualcuno deve cambiare telefonino”.

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