Al Pucciniano “La Rondine” diretta da Beatrice Venezi

Il festival Puccini di Torre del Lago celebra domani (5 agosto) l’anniversario della prima rappresentazione de La Rondine, con l’allestimento scenico a firma di Giuliano Spinelli per la regia di Plamen Kartaloff e la direzione di Beatrice Venezi. Dopo la Fanciulla del West, Puccini si dedicò a lungo alla ricerca di un nuovo soggetto da musicare; una ricerca che lo portò a esplorare tanti progetti, tra cui quello di un’opera su libretto di Gabriele D’Annunzio che poi, però, abbandonò.

Fu solo nel 1913 che i due impresari di Vienna, Eibenschutz e Berté, convinsero Puccini a firmare un accordo per un’operetta. Con lo scoppio della Prima Guerra Mondiale, in seguito all’assassinio di Francesco Ferdinando imperatore d’Austria e la successiva entrata in guerra dell’Italia, Puccini, però, si convinse dell’opportunità di annullare il contratto con gli austriaci e solo dopo essersene sbarazzato cominciò la composizione dell’opera che ultimò nella primavera del 1916. La decisione di Puccini e Sonzogno di mettere in scena l’opera nel principato di Monaco destò qualche polemica da parte dei francesi che non vedevano di buon occhio la messa in scena di un’opera a Montecarlo commissionata da uno stato nemico; ciò nonostante La Rondine fu messa in scena la prima volta il 27 marzo 1917 e fu accolta con successo trionfale a Montecarlo. A Torre del Lago l’allestimento del centenario è stato affidato al regista bulgaro Plamen Karataloff che del capolavoro di Puccini dice “autografo lirico geniale di Puccini, rappresenta un vero e proprio pezzo di storia della musica. Amor sentimentale, storie, storie. Si vive in fretta. Mi vuoi? Ti voglio. È fatto! Questa la filosofia pratica delle eroine pucciniane. Magda e Liset: due uccellini in volo, ma con il coraggio e la forza di scappare dalla realtà nell’illusione, con il coraggio e la forza di sognare. Magda fugge dalla vita grigia e dalla noia insopportabile, dalla ricchezza e dalla sicurezza”. Con queste considerazioni Kartaloff ha curato la regia della messa in scena, regalando al pubblico uno spettacolo molto godibile, frizzante, sottolineato dalla bacchetta di Beatrice Venezi sul podio dell’orchestra del festival Puccini e dagli stupendi costumi firmati da Floridia Benedettini e Diego Fiorini della fondazione Cerratelli e le coreografie di Cristina Gaeta. Il disegno luci è firmato da Valerio Alfieri. 

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