Anche il Carnevale di Viareggio protagonista dei convegni su robotica e arte a Pisa

Robot che fanno spettacolo. Per indagare il rapporto fra robotica ed arte, sono diverse le iniziative inserite nel programma del primo Festival internazionale di robotica (7-13 settembre a Pisa), promosso da Comune di Pisa, Fondazione Arpa, Istituto di biorobotica della Scuola superiore Sant’Anna, centro di Ricerca E.Piaggio, copromotori scientifici: Scuola superiore Sant’Anna, Università di Pisa, Scuola Normale Superiore, Consiglio nazionale delle ricerche, Irccs Stella Maris, Centro di eccellenza Endocas dell’Università di Pisa.

“Robotic art e tecnologie robotiche per lo spettacolo sono i due filoni di indagine del festival, nell’ambito della tematica arte e robot – spiega Massimo Bergamasco, professore ordinario di meccanica applicata alle macchine alla Scuola Superiore Sant’Anna – Si tratta di un ambito di frontiera che negli ultimi anni ha visto diversi progetti e sperimentazioni in Italia e all’estero. A fronte di significative collaborazioni instaurate con importanti istituzioni di livello nazionale che si trovano in Toscana, quali la Fondazione Carnevale di Viareggio, il Parco di Pinocchio a Collodi e l’Accademia Teatrale di Firenze, non poteva mancare una riflessione insieme a loro sullo stato dell’arte e sugli sviluppi futuri”.
Il convegno di sabato 9 settembre su Robotica e arte (Palazzo Blu, 9-13, ingresso libero) metterà in luce i due aspetti in cui un robot può essere utilizzato in questo ambito: come medium artistico e come oggetto stesso dell’opera. Interverranno artisti quali Bill Vorn della Concordia University (Montreal, Canada), che per 25 anni ha costruito installazioni di arte robotica e realizzato performance di macchine/esoscheletri come attori, cercando di mettere alla prova, riformulare e sovvertire le nozioni di antropomorfismo; Louis Philippe Demers della School of art, design and media Ntu di Singapore, che ha sperimentato l’interazione robot-uomo introducendo costruzioni artificiali non solo sulla scena, ma anche in scenari sociali tacitamente umani, portando ad una riconsiderazione del corpo umano; Elizabeth Ann Jachum della Aalborg University (Danimarca), che presenterà lo stato dell’arte dei robot nelle performance contemporanee, evidenziando le strategie innovative per le performance di spettacolo in cui attori interagiscono con i robot con modalità diverse e inaspettate; Lorenzo Bruni, coordinatore dello spazio non profit Base – Progetti per l’arte di Firenze e docente di storia dell’arte e arti visive/graphic design all’Accademia Nuove Tecnologie di Roma, che parlerà della mitologia e della paura del robot nell’arte contemporanea: dai manichini dadaisti del 1916 al paesaggio potenziato post-internet della nona Biennale di Berlino del 2016.
Di Tecnologie robotiche per lo spettacolo si parlerà lunedì 11 settembre (15-18,30, Palazzo Blu, ingresso libero) con i rappresentanti di diverse realtà regionali di livello nazionale che presenteranno progetti in corso di realizzazione. In particolare, nell’ambito dell’animatronica, protagonisti saranno un progetto di robotizzazione dei carri del Carnevale di Viareggio, grazie alla presidente della Fondazione Carnevale di Viareggio, Marialina Marcucci, e uno di animazione robotica e realtà aumentata nel prossimo ampliamento del Parco di Pinocchio a Collodi, che rappresenterà il Paese dei Balocchi, con il presidente della Fondazione Nazionale Carlo Collodi Pier Francesco Bernacchi. Con il direttore dell’Accademia Teatrale di Firenze Pietro Bartolini, con cui è in atto da due anni una forte collaborazione nella realizzazione di esperimenti, performance e spettacoli dal vivo realizzati a Firenze e Pisa, si parlerà di realtà aumentata e ambienti virtuali per la tecnologia scenica e la didattica teatrale.
Nel dettaglio: per illustrare lo studio dei meccanismi di attuazione che ci sono all’interno delle macchine carnevalesche con l’introduzione di componenti di robotica, interverrà Alessandro Filippeschi, ricercatore dell’Istituto Tecip (Tecnologie della comunicazione, informazione, percezione) della Scuola Superiore Sant’Anna; Marcello Carrozzino, anch’egli ricercatore dell’Istituto Tecip (Tecnologie della comunicazione, informazione, percezione) della Scuola Superiore Sant’Anna, esplorerà la tematica degli ambienti virtuali come nuova frontiera per il teatro; la ricercatrice in Storia dello spettacolo e docente all’accademia di Belle Arti di Macerata Anna Maria Monteverdi, parlerà dell’importanza del videomapping interattivo per il teatro; la video artista e docente dell’Università di arte di Tokio, Marina Tanaka, parlerà di Immagine e suono nella drammaturgia sonora, con il racconto di quanto sperimentato nel corso del Meta (Meeting delle accademie teatrali europee sulla pedagogia teatrale), organizzato e ideato da Pietro Bartolini in collaborazione con il Comune di Firenze al teatro della Pergola con la partecipazione delle più importanti accademie nazionali; Eva Pietroni del Cnt-Istituto di tecnologie applicate ai ceni Culturali di Roma, illustrerà un nuovo tipo di installazione multimediale per una mostra itinerante sviluppata nell’ambito del progetto europeo Cemec, Connecting european early medieval collections.
Al festival sarà anche possibile visitare due mostre sul tema robot e arte. Dal 9 al 13 settembre a Palazzo Lanfranchi (9,30 – 18,30, ingresso libero) Imagine robots. Video, modelli e immagini da Leonardo al terzo Millennio, a cura del professor Alessandro Tosi, professore di Storia dell’arte moderna dell’università di Pisa e direttore scientifico del Museo della grafica di Palazzo Lanfranchi. In esposizione opere grafiche e multimediali sul tema della robotica.
Per una panoramica storica sul concetto di macchina al servizio dell’uomo, dall’8 al 13 settembre al Fortilizio della Cittadella (10 – 18,30, ingresso con biglietto), Leonardo Da Vinci tra sogno e invenzione: mostra di modelli lignei provenienti dal Museo Leonardiano di Vinci.

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