Massaciuccoli Romana, Frati: “Nuovo gestore perché il Gam non ha accettato il cambio di condizioni”

In seguito alle polemiche che hanno avuto come protagonista l’area archeologica Massaciuccoli Romana, la consigliera delegata alla cultura Linda Frati fa chiarezza: “Con l’arrivo del fine settimana, sono tornate puntualmente anche le polemiche coordinate sull’area archeologica Massaciuccoli Romana. Intanto vorrei far chiarezza su alcuni punti: il Museo di Massaciuccoli è funzionante. Ha funzionato tutta l’estate e, appena concluse le procedure di gara, avrà un nuovo assetto gestionale, stabile che garantirà un servizio di qualità e su cui l’amministrazione comunale vigilerà attentamente. Il Gam, non l’amministrazione, ha deciso di interrompere la collaborazione in data 9 agosto 2017, pur avendo già firmato la nuova convenzione, dichiarando, in un’affermazione che non condivido, che “erano venute meno le condizioni per una serena collaborazione”. “Ne abbiamo comunque preso atto con dispiacere – continua – anche perché sono avvenute nel pieno della stagione, creando non poche difficoltà. Tuttavia, l’amministrazione non ha fatto polemiche e ha evitato di replicare a quotidiane denigrazioni sui social da parte del Gam e dei suoi esponenti, poco consone al ruolo di gestore di un servizio pubblico. Inoltre, l’amministrazione, al contrario di quanto affermato, non ha affatto rinunciato alla figura del direttore scientifico ma, poiché l’incarico era scaduto, ha optato per la possibilità, concessa dalla legge, di far ricoprire tale carica momentaneamente al dirigente del settore cultura. Ricordo che è stata questa amministrazione ad aprire un secondo padiglione a Massaciuccoli, reperendo ingenti finanziamenti ed è sempre questa amministrazione che ha rilanciato il ruolo del museo che da anni funziona finalmente con continuità”.
“Per anni – prosegue – il Comune si è avvalso dell’aiuto del Gam per la gestione dell’area museale, per un totale di 900 ore annue, dando totale fiducia all’associazione, riconoscendo alla stessa un contributo annuo. A ciò si sono aggiunti il costo del direttore scientifico, pari a 9mila euro annui e le spese di ordinaria e straordinaria amministrazione dell’area. Un impegno importante, una scelta di fondo, su cui non accettiamo lezioni da coloro che sono sempre pronti ad aggrapparsi a disguidi o problemi di un giorno, per denigrare l’opera di anni, secondo un’idea distruttiva e irresponsabile della politica. Negli ultimi mesi, a seguito di una razionalizzazione dei contributi erogati nei confronti di tutte le associazioni di volontariato, presenti sul territorio, anche al Gam è stato ridotto il contributo. A fronte di questa rivisitazione delle risorse l’amministrazione ha pensato di ridurre, scelta dettata dalla correttezza e da nessun altro atteggiamento nei confronti dei volontari, l’impegno del Gam sull’area, chiedendo non più l’apertura per 900 ore annue ma per 450, riservandosi di scegliere, poiché l’area è comunale, la soluzione migliore per far fronte alle altre ore di apertura. Abbiamo quindi aperto una procedura di gara per l’assegnazione delle ore rimanenti. Questa soluzione conteneva al suo interno la dichiarata volontà dell’amministrazione di mantenere il ruolo del Gam affiancandolo a quello del nuovo gestore. Una scelta che ho spiegato personalmente agli interessati, in estenuanti riunioni tenute svariate volte in Comune, con la volontà di trovare una soluzione. Ma a quanto pare questa decisione non è stata accettata, scatenando quotidiani attacchi sui social, a volte ai limiti della querela, ai quali non mi sono mi permessa di replicare. Certe volte ho avuto davvero il sospetto che più che all’archeologia alcuni fossero interessati a ben altro. A proposito infine dell’ultima polemica riguardante il sistema di pompaggio, confermo che sabato e domenica tutto ha funzionato regolarmente, compatibilmente con l’eccezionale quantità di pioggia caduta nella notte. Il Museo di Massaciuccoli quindi continua a funzionare regolarmente”.
“Cambierà solo gestione – conclude – per volontà del vecchio gestore che non ha accettato le nuove condizioni. Ci è dispiaciuto, qualcuno ne fa una tragedia greca, ma per il Comune e tutti i cittadini il mondo va avanti, il sole sorgerà ancora e il museo continuerà a sfoggiare il proprio meraviglioso patrimonio storico e culturale”

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