Pietrasanta ricorda i ‘migranti’ andati in Belgio

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70 anni fa i primi “migranti” di Solaio raggiunsero le miniere del Belgio in cerca di lavoro. 70 anni dopo l’amministrazione comunale di Pietrasanta li ha voluti ricordare con un tributo al “coraggio”, alla “dignità del lavoro” e alla “forza che hanno dimostrato diventando Ambasciatori di Pietrasanta nel mondo”. Cerimonia inedita al Cro di Solaio dove si sono riuniti, sabato 23 settembre, richiamati dal Comitato Gemellaggi coordinato da Daniela Zalcetti e dall’assessore alle Relazioni Internazionali, Lora Santini, le famiglie dei primi migranti pietrasantini.

Una reunion storica, sotto l’egida dei Lucchesi nel Mondo, per ripercorrere, dalle parole dei protagonisti la storia di una migrazione che aveva nella necessità reciproca, da un lato l’Italia ferita del dopo guerra e dall’altro il Belgio in cerca di lavoratori per le miniere (accordo Italia-Belgio), la ragione del fenomeno migratorio. Presenti anche alcuni dei capostipite delle famiglie che decisero di migrare in cerca di fortuna, figli e nipoti a cui l’amministrazione ha deciso di consegnare uno speciale riconoscimento alla memoria, di tutti coloro che non ci sono più, e di coloro che oggi sono ancora qui, in mezzo a noi, a testimoniare un passaggio cruciale e di arricchimento della storia della nostra comunità. Tra i presenti Angiolo Lazzerini, Giulio Lazzerini, Ivo Berti, Marcello Berti, Ilia Biagi, Mara Biagi, Sergio Poli, Rina Pucciarelli, Ivo Lazzeri, Nello Lazzeri, Teresa Lazzeri, Paola Filiè, Piero Filiè, Franca Lazzeri, Paolo Pesetti, Giannina Giannini, Messiana Giannini, Luciano Giannini, Mario Soraggi, Floro Frediani. “Tra i primi gruppi di minatori – ha ricordato Daniele Mazzoni, vice sindaco durante la serata – c’erano anche tantissimi pietrasantini. Alcuni sono ancora qui, oggi, altri non sono riusciti ad essere presenti, altri ancora sono con noi a portare l’esperienza di una migrazione mossa dalla necessità di due paesi che è cosa ben diversa rispetto a quello che il nostro paese oggi sta vivendo. Voi avete portato all’estero la dignità del lavoro e vi siete sudati il rispetto rispettando le regole del paese che vi ha accolto. Non è stato facile all’inizio. Ma è grazie a voi, e a tanti altri italiani come voi, che il nostro paese ha acquisito nel mondo autorevolezza e credibilità. Oggi noi vi ringraziamo per quello che avete fatto per la nostra comunità”.
Alla cerimonia ha partecipato anche l’ex sindaco, Massimo Mallegni, il Capo di Gabinetto del Sindaco, Adamo Bernardi, il consigliere comunale, Daniele Mazzoni insieme Ilaria Del Bianco, presidente dei Lucchesi nel Mondo, Emanuela Bertagna e Angelo Lazzerini rispettivamente Presidente e Presidente emerito dell’associazione Lucchesi nel mondo di Ecaussinnes.
Nelle scorse settimane era stata aperta, nell’atrio del Municipio, la mostra dal titolo Per un sacco di carbone per ricordare, a 61 anni di distanza, i tanti emigrati italiani vittime del disastro di Marcinelle. “Sono onorata – ha detto la Zalcetti – di trovarmi qui con voi in questa occasione storica. Se Pietrasanta è una città riconosciuta a livello internazionale è anche merito vostro che l’avete portata in giro nel mondo quando ancora non era il centro culturale che tutti oggi ci invidiano”. Ecco tutti i riconoscimenti alla memoria consegnati alle famiglie Baldi e Mutti, Baldi e Pesetti, Lazzerini e Filiè, Berti e Biagi, Biagi e De Castillo, Domenico Frediani, Frediani e Guglielmi, Giulio Beani, Poli e Pelletti, Aldo Mazzei, Lazzeri, Lazzeri e Tommasi, Navari e Dazzini, Navari e Ponticelli, Filiè, Cia e Filiè, Pesetti e Cei, Giannini e Mutti.

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