Pacchini (Lega) e Baldini (Mc): “No al progetto Sprar a Viareggio”

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“Oltre un milione di euro per il progetto di accoglienza e integrazione che sarà attuato a Viareggio, per persone con lo status o in attesa di riceverlo, di cui il 5% a carico del Comune. Cinquantamila euro a carico del Comune dissestato di Viareggio, che dovrebbe, se li ha, impiegarli per assistere e trovare lavoro ai disoccupati viareggini, strada già intrapresa dall’amministrazione di Pietrasanta, sulla revoca  al progetto Sprar”. Lo dicono mettendo nel mirino il progetto i consiglieri comunali di Viareggio Maria Domenica Pacchini della Lega e Massimiliano Baldini di Mc.

“Tale gara di appalto, vinta da una costituenda associazione temporanea di cooperative, di cui fa parte anche la solita cooperativa capannorese che vede come vice-presidente Silvia Barsi nel 2015 componente della Lista Capannori 2000, in appoggio all’attuale sindaco di Capannori Menesini, nonchè attuale presidente del Consiglio provinciale di Lucca – attaccano -. La Barsi, che ha anche ricoperto per oltre 13 anni  l’incarico di  consulente per il centro per l’impiego di Lucca, come si evince dal web,  era presente in sede di aggiudicazione provvisoria della gara, come vincitore del bando e del resto non vediamo come sarebbe stato possibile altrimenti, visto che la suddetta associazione è stata l’unica a partecipare. Ovviamente quanto appreso dalla stampa, non è stato oggetto di una commissione partecipativa mirata, in cui l’assessore all’accoglienza Gabriele Tomei, avrebbe dovuto riferire gli estremi e considera un inciampo la chiarezza cui quasi un anno fa abbiamo portato a fare da parte dell’amministrazione sul noto immobile di via Sauro. Non è chiaro quindi se chi ha partecipato al Bando avesse già in essere immobili da adibire allo scopo o se ne debba ancora reperire e se l’immobile di via Sauro  sia ancora papabile e la collocazione, da parte della giunta dei migranti, imminente. Nella nostra qualità di capigruppo in Consiglio Comunale di Viareggio, abbiamo inviato una pec al ministero dell’Interno,  a seguito dell’ottimo lavoro portato avanti dal dicastero in merito al blocco delle Ong, e sulla posizione di necessaria rigorosità da applicare in merito alle richieste d’asilo, ministro,  che proprio ieri ha annunciato lo spostamento di ben 42 milioni di euro dai fondi per l’accoglienza alla voce rimpatri, quale misura di limitazione al business della falsa umanità, che ha arricchito pochi alle spalle di molti”.

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