Massarosa, rimborsi in bolletta per acqua torbida

Dopo i rimborsi applicati ad ottobre dello scorso anno e relativi ai consumi del 2016, arrivano nuovi sconti nella bolletta dell’acqua di Gaia in emissione nel mese di luglio. Questi rimborsi sono riservati alle oltre 2700 utenze di Massarosa strutturalmente colpite dalla problematica dell’acqua torbida e si applicano ai consumi del 2017.

I cittadini interessati riceveranno con la bolletta anche un lettera informativa. Lo sconto, maggiore o minore, che varia a seconda della tipologia di utenza, del relativo piano tariffario e del consumo effettivo, non ha l’ambizione di risarcire interamente le difficoltà causate dall’erogazione di acqua di scarsa qualità, ma vuole riconoscere sulla carta l’esistenza di una problematica reale, già a suo tempo portata all’attenzione dell’autorità idrica Toscana da Gaia Spa e dall’amministrazione comunale di Massarosa. Infatti, lo scorso anno, grazie a un lungo e sinergico lavoro fatto di incontri e di confronti, Gaia e Comune hanno ottenuto la modifica del Regolamento del Servizio, con l’introduzione della possibilità di rimborso a sostegno del fondamentale principio di diritto per il cittadino di ricevere acqua di buona qualità. Un principio mancante e in precedenza inserito, proprio partendo dal caso sollevato da Massarosa, all’interno della carta della qualità del servizio e che potrà essere così applicato anche ad altre problematiche che si dovessero presentare in altri comuni serviti dal gestore. “Massarosa è il primo Comune toscano in cui è stata applicata una riduzione della tariffa in funzione della qualità dell’acqua – dichiarano Damasco Rosi, vice sindaco di Massarosa e Vincenzo Colle, presidente di Gaia spa – e ciò consentirà anche ad altri Comuni di poter beneficiare di questo lavoro ed eventualmente richiedere, in presenza di determinate condizioni, lo stesso trattamento per i propri cittadini. Un risultato significativo e per certi versi storico dato che si trattava di identificare un meccanismo che potesse da una parte rimanere all’interno dell’alveo normativo di riferimento e dall’altra determinare un riconoscimento economico in presenza di determinate criticità. Dopo il caso di Massarosa nel regolamento idrico di Gaia è stata infatti inserita la possibilità per i cittadini di chiedere rimborsi in bolletta anche per acqua di scarsa qualità, senza che questo principio sia legato esclusivamente alla potabilità dell’acqua così come definita dalla legge, che è ben altra cosa, a cui si applica quindi un regime normativo e regolamentare differente”.
I rimborsi per Massarosa sono stati assegnati, come lo scorso anno, a quelle utenze che risiedono in un’area definita critica e individuata a nord del territorio comunale, sulla base del numero degli interventi realizzati dal Gestore e alle problematiche rilevate. A seconda del livello di criticità (elevata o media) presentato dall’utenza, è stato applicato uno sconto di 13mila litri di acqua (criticità elevata) oppure 7mila litri (criticità media) su base annua (per quest’anno dunque riferito al 2017). Questo quantitativo di litri corrisponde a un volume di acqua mediamente necessario a ridurre la torbidità dell’acqua attraverso flussaggio, ovvero aprendo il rubinetto e lasciandola scorrere ogni volta che si presenta il fenomeno. “La priorità in ogni caso – concludono Rosi e Colle – resta sempre quella di superare la problematica, come tutti sanno storica e di non semplice ed immediata soluzione, in maniera strutturale e concretamente attraverso interventi di risanamento della rete dell’acquedotto. Lo scorso anno sono stati spesi a Piano di Mommio circa 1 milione e 200 mila euro per la sostituzione delle tubazioni ed altri interventi sono previsti, per un totale di circa 6 milioni e 500 mila euro, con lavori che interesseranno anche altre zone del territorio di Massarosa “.

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