Annullamento Half Marathon, Cosci: ‘Nessun danno agli albergatori’

L’annullamento della Versilia Half Marathon a Pietrasanta continua a far discutere. Dopo le critiche espesse all’amministrazione di centrodestra da parte di Ettore Neri (Pd), che ha definito “una figuraccia epocale” la decisione (leggi), interviene in difesa della giunta l’assessore allo sport Andrea Cosci: “La nostra amministrazione, appena insediata, ha fatto tutto il possibile per cercare soluzioni alternative gradite agli organizzatori”.

“Già a luglio – spiega – la giunta aveva espresso parere negativo chiedendo agli organizzatori di riformulare il percorso. Pietrasanta non era intenzionata a chiudere il viale a mare già allora. Non siamo favorevoli a rendere offlimits il viale a mare in certi periodi dell’anno ed in certe fasce orarie: questo è il messaggio che deve essere chiaro. Chiudere la principale via di collegamento litoranea il 15 settembre, di sabato, per ore, è una scelta poco avveduta anche. Quindi chi ha intenzione di organizzare eventi o iniziative dovrà tenere conto di questa nostra volontà: la chiusura limita la libertà di movimento, danneggia le attività commerciali e provoca notevoli disagi alla viabilità. Mallegni lo aveva chiuso? È vero. Ed anche lui ha ammesso che è stato un errore ed infatti non è mai più stato chiuso per volontà dell’amministrazione. Ma come al solito gli sciacalli della minoranza sono sempre in agguato in cerca di carcasse. Peccato che resteranno a digiuno anche questa volta”. “Per curiosità – continua Cosci – abbiamo chiesto all’associazione albergatori di fare una ricognizione sulle disdette per il weekend. Su 50 strutture contattate poche ore fa è stata registrata una sola disdetta e si tratta di una persona singola che per altro non pare collegata alla maratona. Molti degli alberghi della nostra città non sapevano nemmeno dell’evento sportivo e stiamo parlando di un evento che avrebbe dovuto coinvolgere tutta la Versilia. Quelli della minoranza – conclude l’assessore – prima di parlare a vanvera, dovrebbero prima informarsi bene per evitare l’ennesima analisi approssimativa piuttosto che danneggiare sempre il territorio con posizioni archeologiche ed iniziare a fare finalmente una opposizione costruttiva”.

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