Strage, familiari vittime: “Feriti da incontro sindaco-Rfi”

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“Abbiamo appreso nella tarda serata di mercoledì, dell’incontro tra il sindaco di Viareggio e una società di ferrovie, Rfi, condannata in primo grado per omicidio colposo plurimo aggravato, disastro ferroviario,incendio colposo e lesioni gravi e gravissime per aver causato la morte di 32 persone tra cui bambini, donne e uomini, centinaia di feriti e aver distrutto un intero quartiere, lasciando alla nostra città e ai suoi abitanti una ferita indelebile”. Lo scrivono i familiari delle vittime in un comunicato diffuso dall’associazione ‘Il Mondo che vorrei’ e ‘Io non dimentico’ dove “esprimono tutta la loro sofferenza, poiché tutto pensavano ma non che il sindaco della loro città, Giorgio Del Ghingaro a 54 giorni dall’inizio del procedimento d’appello si inchinasse, aprendo le porte di Viareggio, e permettesse a Rfi di fare passerella con il pretesto di un osservatorio sulla sicurezza. Tutto ciò ci appare oltremodo offensivo”.

“Noi familiari e tutti i soci dell’associazione siamo fortemente indignati da questo nuovo gesto che umilia fortemente le 32 vittime, questa città e la memoria della strage ferroviaria del 29 giugno 2009: noi non staremo né fermi, né a guardare. Adesso abbiamo capito dove il sindaco si siederà (se avrà la faccia di presenziare) il prossimo 13 novembre all’apertura del nuovo processo, sicuramente non dalla parte dei familiari”. “I termini e le modalità di questo incontro – proseguono – fanno capire l’incoerenza e l’assoluta inaffidabilità di chi, durante un incontro privato con i familiari aveva affermato che non avrebbe mai trattato con chi condannato, almeno fino alla conclusione del procedimento penale. Caro Sindaco le bugie hanno le gambe corte”.

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